In Spagna, i giovani con meno di trenta anni potranno registrare nomi di domini .es gratuitamente, grazie alla legge recentemente approvata dal Consiglio dei Ministri iberico. A partire dal 15 gennaio prossimo, per l’iniziativa chiamata “Giovani in rete” [Jòvenes en Red] saranno stanziati tre milioni di Euro, ed un milione all’anno per il mantenimento nel corso dei successivi.
Inoltre è prevista la creazione di un ufficio di sicurezza [Oficina de Seguridad del Internauta], preposto a fornire informazioni ed assistenza gratuita sulle problematiche relative alla sicurezza online.
La registrazione dei nomi di domini sarà possibile tramite una pagina web appositamente realizzata, e collegata anche ad un social network.
Fare un confronto con quello che succede in Italia per dare impulso allo sviluppo della società dell’informazione sarebbe facile quanto impietoso. La verità è che dovremmo darci una mossa, perché il sorpasso è stato già effettuato, ma si rischia evidentemente di non riuscire a tener dietro ad una società come quella spagnola, che non solo vive da alcuni anni un periodo di florido sviluppo economico, ma che mostra una lungimiranza a noi sconosciuta.
La Rete è il presente, e sarà il futuro. In quale Paese è presumibile che ci sia maggiore consapevolezza e competenza di questo dato di fatto, in Italia o in Spagna?
Che facciamo, stiamo a guardare?
[via El Mundo]