Un brevetto depositato qualche giorno fa da Apple, firmato anche da Steve Jobs, recita:
[…] Among other disclosures, an operating system presents one or more advertisements to a user and disables one or more functions while the advertisement is being presented. At the end of the advertisement, the operating system again enables the function(s). The advertisement can be visual or audible. The presentation of the advertisement(s) can be made as part of an approach where the user obtains a good or service, such as the operating system, for free or at reduced cost. […]
Si tratta di una funzione che molti hanno frettolosamente bollato come “pubblicità obbligatoria”: se così fosse, si tratterebbe di una delle più sciocche idee dai tempi di Payland. In realtà ci sono numerosi spunti interessanti, credo più per il settore mobile che per quello fisso.
L’idea di offrire dispositivi della mela a prezzo scontato o gratis, ha un impatto che merita di essere valutato. Andrebbe certo capito in che modo la presenza di pubblicità, modificherebbe l’esperienza del prodotto, ma dubito che si tratti di un fattore che non sarà sviluppato attentamente a Cupertino.
A guardarla bene, l’operazione qualcosa di strano ce l’ha: per quale motivo un’azienda che non ha alcuna difficoltà a vendere i suoi prodotti a prezzi mediamente più elevati della concorrenza, pensa ad un sistema del genere? Sta per ripartire un’epoca in cui Apple, riempiti i forzieri con metri cubi di liquidità, mira all’espansione della quota di mercato? Vedremo presto un nuovo dispositivo a bassissimo prezzo, ad-based? Sarà proprio il fantomatico tablet?
Non credo servirà molto altro tempo per avere risposta a queste domande.