Un DVD commerciale, “stampato”, ha un’aspettativa di vita superiore ai 10 anni, mentre i supporti vergini che possiamo acquistare per pochi centesimi vanno da un massimo di 10 anni per scendere fino a 2 o 3 mesi per i più scadenti.
Cranberry ha presentato una tecnologia, denominata Diamond Disc , che rispetto ai supporti vergini “tradizionali” utilizzano materiali di memorizzazione differenti, permettendo di masterizzare comuni DVD, che però manterranno intatto il loro contenuto per un millennio.
Ogni supporto costa 30 dollari e per essere scritto necessita di un masterizzatore appositamente concepito. Naturalmente i principali clienti non saranno i privati, ma in tutti quegli ambiti in cui la documentazione storica può essere importante.
Al di là del senso di una garanzia millenaria, resta comunque il problema della possibilità di continuare a decodificare le informazioni registrate oggi dopo secoli. Se si pensa all’evoluzione dell’informatica e dei mezzi di comunicazione che si è vista negli ultimi due decenni e quanto i cambiamenti abbiano reso impraticabile l’uso di supporti e formati che solo qualche hanno fa era diffusissimi.
Nella guerra degli standard, che poi non sono altro che aggressive strategie di marketing a scapito della compatibilità, bisognerebbe estrarre formati da prendere come riferimento per l’archiviazione di dati di valore, specialmente se di alto valore storico e istituzionale.
Ad ogni modo, per quanti sforzi si possano fare, la carta rimarrà imbattuta ancora per tanto tempo.