Poiché la settimana scorsa ho fatto una piccola presentazione dei nuovi processori Atom della famiglia Pineview che Intel sta per immettere sul mercato, mi sembra altrettanto doveroso da parte di Appunti Digitali, visto anche il recentissimo annuncio da parte di VIA Technologies, approfondire l’unica reale alternativa agli Atom nel mercato dei processori x86 a bassissimo consumo: le CPU VIA Nano.
VIA Technologies non è di certo un nome nuovo nel panorama delle componenti hardware e gli appassionati, specie quelli che hanno seguito l’evoluzione dei processori e dei chipset degli ultimi 10 anni, ricorderanno senz’altro che stiamo parlando del terzo produttore al mondo di CPU e chipset destinate al panorama x86.
In particolare VIA ha ricoperto un ruolo di primo piano per tutto il periodo in cui AMD è diventata competitiva nel mercato delle CPU, ma non aveva ancora intrapreso con costanza e successo la strada di produttore di chipset. Nel bene o nel male per tanti anni VIA ha proposto chipset per CPU AMD riuscendo anche in alcuni casi a competere con NVIDIA nel primo periodo in cui quest’ultima proponeva i suoi chipset nForce.
Da allora di tempo ne è passato, non moltissimo a dire il vero, parliamo di qualche anno, ma dal punto di vista informatico qualche anno è un’eternità ed infatti ad oggi la situazione è ben diversa: Intel e AMD propongono entrambi piattaforme complete di CPU, chipset e video integrato e ben poco spazio è rimasto a VIA ed NVIDIA in questo mercato.
E’ proprio in virtù di questo quadro che VIA ha concentrato i suoi sforzi negli ultimi anni esclusivamente nella progettazione e commercializzazione di piattaforme composte da CPU, chipset e grafica integrata destinate ai form factor più piccoli: mini-ITX e pico-ITX. Si tratta di un mercato di nicchia che solo recentemente, con l’arrivo dell’Intel Atom, ha trovato uno sbocco commerciale di massa nella produzione di netbook e nettop.
La domanda a questo punto nasce spontanea: come mai se VIA è da anni che si concentra su questo mercato, solo l’arrivo di Intel ne ha decretato una reale diffusione? A mio parere esistono due motivazioni, una di carattere tecnico ed una più squisitamente commerciale.
La motivazione tecnica è legata al fatto che fino all’arrivo dell’Atom, il processore più avanzato di VIA era il C7, una CPU x86 con esecuzione dei codice in-order esattamente come per l’Atom, ma che nei confronti di quest’ultimo era meno competitivo in tutti i campi.
Tale problema, tuttavia, può essere considerato risolto con l’introduzione nel Maggio dello scorso anno delle nuove CPU Via Nano. La motivazione commerciale, invece, deriva dall’elevato costo che VIA ha imposto per le sue piattaforme mini-ITX e pico-ITX al punto che se oggi è possibile per meno di € 60 portarsi a casa una scheda madre mini-ITX con Atom 230, un’analoga soluzione VIA, oltre ad essere molto più difficile da reperire sul mercato, ha un costo non inferiore ai € 120.
Nonostante tutto si può affermare che il processore VIA Nano ha rappresentato due passi in avanti molto importanti per VIA. Innanzitutto si tratta di un processore dall’architettura x86 a 64 bit completamente nuova, che supporta la virtualizzazione in hardware (in maniera compatibile con quella di Intel), tutti i set di istruzioni multimediali fino alle SSE3, la crittografia AES in hardware e l’esecuzione delle istruzioni out-of-order.
Questo significa che, rispetto all’Atom, può garantire un numero di istruzioni elaborate per ciclo di clock superiore a tutto benefico delle prestazioni complessive e con un consumo di energia solo di poco superiore. Il secondo passo in avanti da parte di VIA è stato quello di aver catturato l’attenzione di due grandi produttori (Samsung e Lenovo) di personal computer e, pertanto, di aver reso un po’ meno introvabili sul mercato le sue soluzioni.
Il 3 Novembre 2009, solo pochi giorni fa, VIA ha presentato la sua prima evoluzione del processore Nano, il Nano 3000. Si tratta di una versione pin to pin compatibile con la precedente e che a parità di frequenza di clock ne incrementa le prestazioni fino al 20% e ne ottimizza il consumo di energia (appena 100 mW in idle). Il miglioramento delle performance è stato ottenuto anche grazie all’implementazione delle istruzioni SSE4.
Per la gioia di chi pensa di utilizzarli per la riproduzione video VIA propone questo processore in abbinamento ai suoi chipset VX800 e VX855, entrambi dotati di grafica integrata Chrome9 HC3 che supporta l’accelerazione in hardware dei formati video MPEG-2, MPEG-4, WMV9 e VC1, sulla carta un notevole passo in avanti rispetto al GMA950 o al GMA3150 di Intel.