Influenza A H1N1: da Topo Gigio a Fermailvirus.it

Sarebbe il caso di dire che la pandemia alla fine ha partorito un topolino. Almeno dal punto di vista della comunicazione istituzionale. E’ in onda ormai da diversi giorni lo spot Tv in cui Topo Gigio ci illustra le sue cinque regole per prevenire l’influenza A del ceppo H1N1.

Tutto sommato niente di così complicato, tanto da chiedersi se fosse necessario un cartone animato, visto che si tratta di seguire alcune regole igieniche valide sempre, come lavarsi le mani e far cambiare l’aria agli ambienti.

Il perché poi debba essere Topo Gigio con la sua vocina stridula a raccontarci queste cose, resta un mistero. In fondo non sono i bambini i principali destinatari del messaggio, che evidentemente si rivolge ai genitori. Che si sia cercato di far leva sull’inconscio affetto di chi oggi adulto, ha amato da piccolo il topolino parlante?

Può essere, più probabile, che si sia scelta una figura “innocua” per trasmettere un messaggio più rassicurante. D’altronde lo stesso viceministro per la Salute Fazio, ci rassicura che almeno fino ad ora l’influenza A è meno pericolosa di quella stagionale.

Il problema è che ormai la psicosi generale è in fase avanzata, la gente ha paura, e lo dimostra il fatto che molti si recano al pronto soccorso senza un reale motivo, senza neppure aver consultato il proprio medico curante, rischiando di sovraccaricare delle strutture che dovrebbero essere invece a disposizione delle emergenze.

Solo di recente, il Ministero della Salute ha pubblicato il sito www.fermailvirus.it con i consigli di prevenzione, approfondimenti ed anche un quiz tipo vero o falso, che invito a fare per scoprire quanto si sa su questo virus e su come prevenire il contagio.

Sarà una specie di deformazione professionale, ma io avrei dato priorità al sito internet e poi realizzato lo spot televisivo. Se non altro perché lo spot avrebbe potuto rimandare al sito, cosa che attualmente non avviene, perché quando si chiude il sipario sullo spettacolo di Topo Gigio il riferimento dato è al sito del Ministero della Salute, dove è più complicato, trovare informazioni specifiche sull’influenza A di quanto non accada su fermailvirus.it.

Negli ultimi anni abbiamo imparato a nostre spese che ogni pericolo di pandemia porta con sé rischi su almeno due livelli: quello della salute e quello sociale/economico. Per maggiori informazioni chiedere ai lavoratori dell’industria delle carni bovine ai tempi della mucca pazza, o alla filiera delle carni di pollame con la successiva influenza aviaria, tanto per citare due esempi recenti.

Questa volta si è fatto in tempo ad eliminare il termine “suina”, perché altrimenti non avremmo mangiato più maiale per un po’ di tempo, mettendo in ginocchio un altro settore economico, senza per questo avere un minimo vantaggio di sicurezza.

Salvati i maiali – se così si può dire – resta ora da capire quanto sia realmente pericoloso questo virus. Quando si tratta di capire, preferisco un bel sito con tutte le informazioni a mia disposizione, allo spot con Topo Gigio.

Markingegno

http://www.markingegno.biz/blog/about/

Press ESC to close