Quella che sto per raccontarvi è una storia accaduta realmente in Sudafrica. Alla Unlimited, un’azienda situata a Durban, gli impiegati lamentavano la lentezza della connessione alla rete, fornita dalla compagnia locale Telkom.
Un giorno uno dei dipendenti, preso dallo sconforto si era lasciato scappare: “Ci metteremmo meno con un piccione viaggiatore!”.
Detto, fatto: è stato ingaggiato il giovane piccione Winston, a cui è stata affidata una MicroSD da 4Gb da consegnare alla sede distaccata dell’azienda, a 70 km di distanza, sfidando il trasferimento degli stessi file via cavo.
La cosa è nata come un gioco ed è diventata immediatamente un problema da gestire per la Telkom. Ma l’esperimento non si ferma alla provocazione.
Per copiare i dati nella memoria, dare il tempo a Winston di compiere il suo viaggio e poi trasferire i dati nel pc del ricevente sono serviti 2 ore, 6 minuti e 45 secondi. Quando il lavoro del piccione volgeva al termine il servizio della Telkom era ancora fermo al 4% del totale, evidenziando la scarsa qualità del servizio offerto dalla compagnia telefonica.
L’esperimento ha un sito e una pagina su Facebook ed è diventato molto popolare, tanto che la Telkom ora si ritrova in un caso mediatico, cercando di minimizzare il fatto e offrendo la propria collaborazione per risolvere il problema. Ma le contromisure non sono bastate ad addolcire la Unlimited: “un problema è tale se si presenta una volta, mentre l’inefficienza del servizio del loro servizio è una costante”, dicono.
Winston non è nemmeno tra i piccioni più veloci, ci sono quindi margini di miglioramento del trasporto dati via piccione, che alla Unlimited stanno pensando seriamente di utilizzare.
Alla Telkom adesso hanno un problema e sembra che abbiano già ingaggiato una task force per risolverlo.