Tempi di tagli economici per molte aziende. A causa, o con la scusa, della crisi economica mondiale molte aziende, tra cui anche molti grandi nomi come Sony, Philips, e chi più ne ha più ne metta hanno dovuto operare tagli sostanziosi nelle spese.
Questi tagli sono spesso uno spauracchio per i dipendenti, che come è comprensibile temono riduzioni di stipendio o addirittura di perdere il lavoro.
In questo periodo di tagli però, le aziende discutono anche di ridurre quacosa che il dipendente medio non rimpiangerà di sicuro: la settimana lavorativa! Sembra infatti, secondo molti analisti, che ridurre a quattro giorni la settimana lavorativa, senza però ridurre il numero di ore, possa portare grossi vantaggi all’azienda, non solo in termini prettamente economici, ma anche da un punto di vista della produttività e salute mentale dei dipendenti.
Negli Stati Uniti sembrano crederci parecchio, e in molti stati questa discussione è passata all’ordine del giorno, tanto è vero che diverse aziende hanno già cominciato in via sperimentale a fare qualche prova facendo lavorare i loro dipendenti dieci ore al giorno per quattro giorni alla settimana.
Il principale esempio di questo tipo è lo stato dello Utah , in cui più di 17.000 persone hanno cambiato il loro orario di lavoro, con un progetto che va sotto il nome di Work4Utah. Questo mese si celebra il primo anniversario di questa prova, e il risultato sembra essere ottimista.
Gli uffici statali hanno infatti risparmiato quasi 2 milioni di dollari finora, non avendo la necessità di accendere luci, ascensori e soprattutto, aria condizionata e riscaldamento per ben 3 giorni alla settimana. Inoltre sembra proprio che i lavoratori siano soddisfatti di questo sistema. Infatti grazie a un sondaggio fatto tra le persone che hanno partecipato alla prova, sembra che quasi il 90% degli intervistati sia soddisfatto del sistema e desideri mantenere permanentemente questo tipo di orario.
I più ottimisti vedono la settimana corta come un grande vantaggio anche da un punto di vista ambientale. Oltre ai risparmi energetici dovuti alla riduzione dell’utilizzo dell’elettricità, non bisogna dimenticare che migliaia di persone utilizzeranno la macchina un giorno in meno. Inoltre chi lavora dieci ore al giorno probabilmente non prenderà i mezzi pubblici e privati nelle stesse ore di chi ne lavora 8, riducendo ulteriormente l’inquinamento grazie allo snellimento del traffico nelle ore di punta.
Sempre lo stato dello Utah ha steso un rapporto con una stima dell’energia e dell’impatto ambientale del loro progetto. Solo grazie alla chiusura degli edifici di venerdì, gli uffici dello Utah hanno prodotto 6000 metri cubi di diossido di carbonio in meno rispetto all’anno precedente. Se si include il risparmio dovuto all’utilizzo un giorno in meno delle automobili da parte dei dipendenti questo numero raddoppia. Per fare un confronto, queso risultato equivale a ritirare dalle strade 2300 automobili in un anno.
La critica che nasce spontanea è che lavorando dieci ore al giorno il personale abbia meno tempo per se stessi alla sera, quindi che ci possano essere problemi di salute derivanti da una riduzione dell’attività fisica e un aumento di alimentazione poco salutare ma veloce, come i fast-food. Sebbene la critica sia convincente, i dipendenti dello stato dello Utah sembrano contraddirla.
Solo il 20% degli intervistati, infatti, sostiene di essere andato più spesso nei fast food, e solo il 30% di aver svolto meno attività fisica. Dato da confrontarsi, tra l’altro, con un altro 30% che sostiene di aver fatto più attività fisica, disponendo di più tempo nei weekend. Un’altro dato alquanto inaspettato è che la settimana di 4 giorni ha anche fatto aumentare considerevolmente il volontariato tra i cittadini dello Utah.
Personalmente vorrei anche vedere dati sulla produttività personale, ma sono abbastanza ottimista in questo senso, perché ho notato spesso, nel mio lavoro, che quando devo lavorare veramente capita spesso di rimanere in ufficio un numero di ore che si avvicina di più alle 10-11 rispetto alle classiche 8. Credo però che dipenda molto dal tipo di lavoro che viene svolto.
Rimane in ogni caso un’idea molto interessante, e mi domando come sarebbe la mia vita se dovessi organizzarla con questo tipo di orario!