In tempi come questi, dove la parola d’ordine è “risparmiare“, a volte l’immaginazione umana arriva a degli eccessi che chiamare masochistici è del tutto… azzeccato. Girovagando per la rete per motivi di lavoro mi sono imbattuto in un sito alquanto particolare, dove si mostra, con un certo sadismo, un apparato, comandato via moduli wireless, che avvisa in maniera a dir poco originale quando superiamo una certa soglia di consumo elettrico tra le mura della nostra casa. Per la nostra rubrica settimanale “The Hot Spot“, oggi uscirò un po’ dagli schemi soliti, per parlarvi di questo apparato decisamente insolito.
L’oggetto in questione, raffigurato qui sopra, è un concentrato di tecnologia WiFi e “meccatronica”, se mi passate il termine. Costituito da due dischi concentrici in materiale acrilico ed incastrati l’uno dentro all’altro, dispone di un circuito elettromeccanico, che si intravede attraverso l’acrilico, il quale grazie a segnali inviati da un pc, via wireless, comanda il movimento rotatorio del disco esterno.
Questo movimento, a causa della presenza di denti presenti nella superficie interna del disco, provoca la spinta verso il centro dell’apparato stesso, dei 6 punzoni metallici posizionati a raggiera e incastonati nel cerchio più interno, fisso. Il segnale viene captato dalla scheda WiFi XBEE, che funziona con tecnologia ZigBee, e viene commutato in impulso elettrico per comandare il motorino che aziona il movimento.
Vi starete chiedendo a cosa serve questo apparato, e sinceramente vi garantisco che sono rimasto stupito quando ho capito che il tutto viene “installato” sulla coscia di chi vuole essere avvisato, in maniera piuttosto dolorosa, che sta usando un po’ troppa energia elettrica!
Il sito, che ne descrive il principio di funzionamento con dovizia di particolari, persino con un video, è raggiungibile cliccando qui. Non sono ancora sicuro che si tratti di uno scherzo, vista la meticolosità di realizzazione e la cura posta nella realizzazione sia del sito che del video dimostrativo. Certo è che, vero o falso, l’apparato ha una efficacia decisamente più alta rispetto ai vari “ricordarsi di spegnere la luce!” che siamo soliti scrivere su post-it che dimentichiamo sulla porta del nostro frigorifero.
Solitamente il modulo XBEE viene usato in ambito domotico per rilevare il consumo di apparecchiature elettriche e inviare i dati raccolti ad un software installato sul pc, capace di farci vedere, in realtime, i watt consumati da ciascun elettrodomestico. Di questo parleremo in un articolo futuro, che sto preparando. Mai però avevo visto l’utilizzo della tecnologia WiFi applicata in un modo così sadomasochistico!
A dirla tutta, mi ricorda il monaco albino del libro di D.Brown, “Il Codice Da Vinci”, che si flagellava proprio con un sistema simile, chiamato “cilicio“, costituito una cinghia uncinata o formata da una corda ruvida costellata di nodi, che veniva stretta attorno alla vita o alla coscia in modo da provocare un dolore non estremo ma costante.
I flagellanti usavano il cilicio come forma di penitenza per aver commesso, o pensato di commettere, atti impuri. Ai giorni nostri, pare che sprecare corrente stia diventando sempre più “atto impuro“. Non sono molto convinto che serva effettivamente a risparmiare, ma penso che sia molto più efficiente di un semplice “penitenziagite“. Alla faccia dell’ex dolciniano Salvatore reso splendidamente da Ron Perlman nel film tratto dal libro “Il nome della Rosa” di Umberto Eco.