Il comunicato stampa in cui Apple dichiarò che Steve Jobs avrebbe temporaneamente “abdicato” in favore di Tim Cook, l’annuncio era per vari motivi atteso.
Le condizioni di salute del CEO della Mela, nonostante il riserbo mantenuto fino a quel momento, avevano fatto discutere molto per via dell’evidente e veloce perdita di peso messa in evidenza dalle sue ultime apparizioni pubbliche.
Alle spiegazioni date all’epoca, che parlavano di uno squilibrio ormonale che necesitava di una dieta terapeutica, una cura farmacologica e un periodo di riposo, pur nella speranza che tutto si potesse risolvere, non ci aveva creduto nessuno.
Steve Jobs si è sottoposto a un trapianto di fegato e i medici del Methodist University Hospital che lo stanno seguendo hanno definito il decorso postoperatorio “eccellente”.
Potrebbe tornare a lavorare già entro un mese l’uomo della one man company, come molti definiscono la compagnia di Cupertino. Tuttavia Apple ha saputo metodicamente distrarre la stampa, continuando a focalizzare l’attenzione sull’evoluzione dei suoi prodotti, distraendo investitori e stampa da notizie che avrebbero potuto avere ripercussioni finanziare per l’azienda e volendo dimostrare che la compagnia non si tiene in piedi soltanto grazie a Jobs.
Restano però i dubbi sulla scarsa trasparenza nei confronti degli azionisti, che forse meriterebbero di essere meglio informati su quanto accade ai vertici della compagnia.