Non so se sapete cosa sono i cannoni elettromagnetici: armi a lunga gittata in cui il proiettile non viene espulso per via di una detonazione alla base della canna, ma accelerato tramite un elettromagnete posto lungo la canna stessa. Secondo un articolo del DailyTech BAE Systems, uno dei leader del settore della fornitura di sistemi per la difesa, ha costruito un cannone elettromagnetico (rail gun in inglese) da 32 Megajoule, quando il record odierno è di “appena” 8, giusto un quarto.
Ma non è tutto: sempre secondo l’articolo questo sarebbe un passo fondamentale verso lo step successivo, ossia un elettrocannone da 63 Megajoule. Tanto per inquadrare bene il pezzo, il cannone descritto nel post del DailyTech è in grado di sparare a oltre 2,3 Km al secondo proiettili di metallo a 400km di distanza; proiettili poco costosi, poco rilevabili dai nemici e comunque devastanti.
Un’arma simile pone ovviamente dei problemi. La potenza necessaria a farla funzionare è enorme: non a caso il cliente prediletto di questo settore è la marina militare, che dispone di navi a propulsione nucleare in grado di sviluppare potenze elettriche di oltre 70 Megawatt. In secondo luogo un cannone così ha minor rinculo rispetto a uno tradizionale, quindi si presta molto bene ad essere montato sulle navi da battaglia.
La tecnologia in sé non è sconvolgentemente nuova; in fondo il principio è simile a quello dei treni a levitazione magnetica. Qua invece che usare un treno sospeso su un binario si accelera un pezzo di metallo tramite un magnete posto tutto intorno. La cosa che mi ha fatto riflettere è che anche questa volta le armi sono veicolo di diffusione della tecnologia. In questo caso addirittura in due modi:
– direttamente, perché il cannone si presta anche ad usi civili: non è un sogno poterlo utilizzare per lanciare in orbita satelliti di piccole dimensioni, una volta risolti alcuni piccoli problemi di attrito, calore e accelerazione.
– indirettamente perché BAE Systems ha anche un settore di Information Technology, con esperti di altissimo profilo (il 50% sono certificati Microsoft, Cisco, Novell, HP e tutto il resto) che vengono spesso affittati al governo; sono gli stessi che in qualche modo sistemano problemi o cercando di sistemare un problema scovano falle nei sistemi di sicurezza o nei software. Investendo in ricerca e sviluppo migliorano il mondo tecnologico.
Praticamente succede che più cannoni elettromagnetici si vendono nel mondo, più questi esperti potranno migliorare la tecnologia informatica…
(nel video – oltre 5 minuti – un test condotto con un cannone elettromagnetico in una base navale americana)