Pubblichiamo un guest post di Pier Francesco Tortorelli
Se l’avessi visto con i miei occhi 10 anni fa non ci avrei creduto: sembra fantascienza ma non lo è. Anzi, sono arrivati a renderlo pubblico e con un sistema di sviluppo adeguato.
Di cosa sto parlando? Del MindKit di NeuroSky annunciato 2 anni fa e rilanciato recentemente. Il risultato è sorprendente: un paio di cuffie con un sensore sono in grado di captare le onde della gamma 0-100 Hz (Delta, Theta, Alpha, Beta e Gamma) trasformando praticamente il nostro pensiero in segnali interpretabili da un computer tramite i loro algoritmi proprietari eSense ™.
Le demo rilasciate fino ad ora sono sorprendenti: sorprende ancora di più sapere che il mezzo con cui hanno deciso di dare le prime dimostrazioni sono stati mondi virtuali. Dal punto di vista puramente psicologico è un fenomeno interessante: perché passare attraverso un altro strato interpretativo invece di rendere le cose più semplici attraverso la manipolazione diretta di un oggetto del mondo comune? Questo dimostra quanto effettivamente i videogiochi facciano parte delle nostre vite.
Per entrare in dettagli più tecnici il kit viene consegnato con un “Mindset Development Tools” che comprende librerie API e driver vari per sistemi differenti, supportando alcuni linguaggi (C/C++, C#, .NET e Java) e dll per varie piattaforme (Windows Mobile con processore ARM, *nix e Apple, Symbian etc). In più viene fornita tutta la documentazione necessaria per poter creare i propri algoritmi sostituendo in toto quelli forniti dalla NeuroSky.
Il sistema di tuning sembra fuzionare esattamente come per il “gesture recognition“ per il Wii: si registrano a priori i dati per il controller/sensore e si usano come base per una comparazione di riferimento durante le partite del giocatore.
Al momento stanno per entrare sul mercato solo 2 applicazioni pratiche di questa tecnologia.
Una è un gioco (non video) della Mattel chiamato Mindflex dove il MindKit viene impiegato per gestire un getto d’aria con cui far galleggiare una pallina attraverso degli ostacoli personalizzabili. L’altro è un sistema di “allenamento della mente” con licenza Star Wars.
Neanche a dirlo le applicazioni prodotte dagli sviluppatori verranno distribuite tramite il loro negozio online aperto a Maggio scorso.
Insomma… non vedo l’ora di poterlo provare personalmente per capire quali effettive applicazioni per i videogiochi ci possano essere. Chissà chi sarà la prima casa a venderlo come periferica.