Rimbalza per la rete americana, per ora, la notizia che i The Romantics , semisconociuta band degli anni ’80, hanno citato in giudizio la Activision per il titolo “Guitar Hero Encore: Rocks the ’80s“. A loro dire il suono riprodotto nel videogioco è “virtualmente indistinguibile” da quello della canzone originale, creando confusione nel consumatore.
Vi dirò: ho fatto per 3 anni il WJ in una web radio, trattando di musica rock alternative e nel genere rock in generale mi ritengo una persona più informata della media, eppure di questi The Romantics non ho mai sentito una canzone, non ho mai letto una recensione né un thread su un forum, non ho mai visto una loro copertina. Niente. L’essermi sconosciuti certamente non vuol significare che non esistano o che non debbano far valere i loro diritti, ma il punto è proprio questo: hanno qualche diritto?
In primo luogo secondo me è ridicolo dire che la canzone nel gioco è “virtualmente indistinguibile”. Chi fa una affermazione del genere non ha un buon orecchio, e se la fa un rinomato musicista mi fa sorgere qualche dubbio sul suo reale valore. Su Youtube, ma anche nei blog che ne hanno parlato, ci sono entrambe le versioni e sfido chiunque a dire che la versione sintetizzata è confondibile con quella reale.
Secondariamente il problema va comunque affrontato, perché se è vero che i videogiochi moderni cercano di riportare sempre meglio l’esperienza reale nel videogioco, è evidente che la scelta del suono in un videogioco di chitarristi ha un suo ruolo non trascurabile. Qualsiasi chitarrista elettrico può confermarvi che variare di un millimetro un potenziometro su un pedale ha effetti molto elevati sul suono finale. Se Guitar Hero XVI vorrà darmi un’esperienza di gioco completamente immersiva dovrà occuparsi anche di questo aspetto. Ma parliamo del futuro, perché al momento non mi risulta ci siano settaggi del suono nel videogame.
In ultimo ritorniamo al punto di partenza: se è vero (ed è vero) che i gruppi presenti in Guitar Hero incassano più vendite di album tradizionali, se è vero che i Romantics non sfornano un album di successo dal 1985 e vivono grazie a chi ancora se li ricorda, c’è veramente bisogno di questo tipo di pubblicità o ancora una volta dobbiamo pensare che il mercato punirà chi tenta di far parlare di sé con scuse puerili e pretesti ridicoli?