Nella guerra per il formato, Philips ci lascia le penne: il Video2000

VIDEO2000Oggi per Videodrome – ai confini del video , ritorneremo al discorso sempre aperto dei formati di registrazione, andando a vedere, nello specifico: il Video2000.

Nel febbraio 1980 la Philips mise sul mercato un dispositivo chiamato Video2000 o v2000; un formato di registrazione per l’uso domestico, che andò da subito ad inserirsi nella famosa “guerra per il formato” già avviata tra il VHS e il Betamax della Sony.

Figlio del sistema video N1500/1700 (1972), che presentava molte problematiche come, ad esempio, il dover usare 2-3 cassette per registrare un unico film; il v2000 era un progetto rinnovato che purtroppo, come tutti hanno potuto notare sin da subito, venne lanciato sul mercato troppo tardi. Un vero peccato visto l’elevato valore qualitativo del prodotto, nettamente superiore ai progetti concorrenti.

Il funzionamento:

V2000

Il Video 2000 usa una cassetta (conosciuta come VCC, Video Compact Cassette) di materiale plastico leggermente più piccola di una VHS ed è, cosa rivoluzionaria e caratteristica che rese famoso questo formato, registrabile su entrambi i lati. Una caratteristica che consente di poter arrivare fino ad 8 ore complessive di registrazione, potendo raggiungere anche le 16 ore in modalità LP (long play) registrando, ovviamente, a qualità inferiore. La dimensione del nastro è di ½ inch.

Quindi come per quelle musicali, le cassette Video2000 possono essere estratte e rigirate per poter utilizzare tutti e due i lati del nastro. Inoltre, il nastro stesso viene totalmente incluso nel case quando non in uso, caratteristica non comune agli altri formati del tempo.

La cassetta:

v2000 cassetta

Il v2000 è dotato inoltre di un sistema di puntamento molto preciso, tramite dispositivo a cristallo piezoelettrico, che permette di seguire in modo preciso la traccia durante tutta lettura. Permettendo così di riavvolgere e svolgere il nastro fino ad il punto desiderato, usando il contatore, con estrema precisione. Inoltre, la ricerca dell’immagine ed il fermo immagine presentano un rumore molto basso, permettendo così una qualità d’immagine fissa sconosciuta al popolare VHS.

Alta qualità video, un po’ meno per il sonoro. Anche se il sistema brevettato Philips Dnyamic Noise Suppression, DNS, migliora moltissimo anche la qualità audio.

Il modello 2020 del 1982 (il primo modello V2000 ad essere venduto in UK) per un peso complessivo di “soli” 17.5kg:

v2020

Perché è finito male?

Il formato fu ufficialmente tolto dal mercato nel 1988 (mercato costituito esclusivamente da Europa, Brasile ed Argentina); nonostante fosse indubbiamente il miglior formato di registrazione per uso domestico il Video 2000 non riscosse mai molto successo.

Il problema principale fu la scarsa promozione del prodotto, le aziende giapponesi dominavano il mercato e la Philips non fece più di tanto per combattere lo strapotere nipponico. D’altronde, al tempo, il Giappone era il trampolino di lancio per tutti i prodotti elettronici e l’Europa era totalmente tagliata fuori.

Inoltre la Grundig, nonostante l’aver appoggiato da subito il progetto v2000 alleandosi di fatto con la Philips per un formato comune, produsse dei videoregistratori dalle meccaniche completamente differenti da quelle dei “fratelli” olandesi. La Grunding, in poche parole scelse lo stile Betamax, mentre la Philips un sistema a M simile a quello VHS. Insomma, una confusione quasi totale.

Confusione e mancanza di competitività portarono la Philips ad iniziare a produrre, dalla metà degli anni ottanta, esclusivamente videoregistratori VHS-compatible.

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