Creato per un progetto in design biomedico, in collaborazione con studenti della Stanford University, il progetto JaipurKnee si rivolge a tutte quelle persone che hanno perso un arto in paesi in via di sviluppo. I progetti sviluppati in questa direzione, come è facile immaginare sono tanti, però JaipurKnee ha una caratteristica particolare, il costo: poco più di 15 euro
Notizia sensazionale. La tecnologia per lo sviluppo di arti artificiali ha registrato degli sviluppi notevoli negli ultimi anni, realizzando arti in gradi di riprodurre fedelmente i movimenti di quelli naturali. Il problema però, fino ad ora, è sempre stato rappresentato dal prezzo, troppo alto per poter rendere questi apparati direttamente accessibilità a paesi del terzo mondo.
Prendendo ispirazione dagli studi sulle articolazioni in titanio, Joel Sadler, ingegnere a Stanford, ha realizzato assieme al suo team un arto in nylon riempito con olio, cosa che permette all’intera struttura una incredibile flessibilità e, cosa fondamentale, di auto-lubrificarsi.
43 unità di questo arto “a basso costo” sono state distribuite in India e, per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale riguardo alla questione arti artificiali/costi di produzione, il progetto JaipurKnee è stato presentato all’ultimo annuale Stanford Cool Product Expo.
15 euro per una gamba. Forse non sarà l’ultimo ritrovato della tecnologia biomedica, però permette di camminare agilmente a costi davvero contenuti.
FONTE: Physorg