Non ho mai simpatizzato molto per i notebook, vuoi per la tastiera scomoda, vuoi per il sistema di puntamento ancora più scomodo, ma soprattutto per le scarse possibilità di upgrade. Infatti per il mio modo di intendere il PC è fondamentale poter sostituire all’occorrenza scheda video, processore o perchè no anche la scheda madre.
Eppure negli ultimi periodi si è avuto un grosso incremento delle vendite di PC portatili e Paul Otellini, presidente di Intel Corporation, alla Keynote dell’IDF (Intel Developer Forum), tenutosi a San Francisco presso il Moscone Center pochi giorni fa, ha dichiarato che questo boom è dovuto principalmente all’introduzione della piattaforma Centrino, avvenuta nel 2003.
Infatti da allora la vendita di PC portatili ha cominciato a crescere in modo significativo, passando dal 20% al 40% del mercato totale di PC.
A tal proposito Dadi Perlmutter, vice presidente di Intel, ha aggiunto che secondo le proprie stime, nel 2009 il mercato di PC portatili riuscirà a superare quello dei PC desktop, e tale passaggio sarà facilitato dall’introduzione di Montevina, la nuova piattaforma mobile di Intel, in uscita per la metà del 2008.
Sarò di parte per le mie preferenze contrarie ai sistemi portatili per i motivi già elencati ma a mio avviso la previsione di Dadi Perlmutter è troppo ottimista: infatti prima di tutto non si considera l’imminente diffusione delle nuove schede madri in formato ITX, che introdurranno PC dall’ingombro e dai consumi ridotti, poi non si considera che negli ultimi tempi il mercato informatico si è spinto molto verso l’intrattenimento multimediale, anche grazie all’introduzione di sistemi HTPC (Home Theatre PC), campo in cui un sistema portatile non può sicuramente competere con un sistema desktop, a maggior ragione se con le già citate schede ITX i sistemi desktop saranno ingombranti meno di un notebook e consumeranno altrettanto.