Lo scorso settembre Google ha lanciato il suo browser open source Chrome, che portava con se molte novità come il processo separato per ogni scheda, cronologia visuale, task manager e tanto altro, l’obiettivo era smuovere il mercato dei browser che da tempo vedeva la lotta tra IE e Firefox, con Opera a ricoprire un ruolo molto minore.
Gli utenti Windows hanno potuto sin da subito provare questo browser, più sfortunati gli utenti Linux e Mac, ma oggi per quest’ultimi facciamo il punto della situazione.
Nonostante le notizie manchino non vuol dire che lo sviluppo di Chrome per Mac non sia proseguito. Partiamo dagli screenshot resi disponibili lo scorso febbraio da Mike Pinkerton, un ingegnere che lavora al progetto Chromium (che sta dietro a Chrome). Da queste immagini emerge chiaramente l’utilizzo dell’interfaccia Cocoa.
Possiamo caricare pagine web, seguire link, e lavorare con le schede ma nient’altro, il browser rimane comunque instabile, e delle feature di base come la chiusura della finestra non funzionano correttamente. La volontà dei dev è di utilizzare un look il più possibile Mac style e di dedicare grande attenzione ai particolari e all’usabilità al quale gli utenti OS X sono sempre attenti, per fare sembrare il browser quasi un applicazione nativa.
Chrome come motore di rendering utilizza Webkit, originalmente sviluppato da KDE e che trova anche impiego in Safari, infatti Apple è stata una delle prime aziende ad utilizzarlo ed ora rimane il miglior cliente per WebKit.
Per quanto riguarda il discorso sicurezza, durante l’ultima competizione pwn2own, Chrome è stato l’unico browser che durante il primo giorno della competizione non ha mostrato segni di cedimento, merito dell’architettura (sandboxing). Inoltre grazie al ChromeBot, utilizzato da Google, il team di sicurezza del browser è in grado di testare migliaia di pagine web alla ricerca di potenziali crash o exploits.
Per utilizzare Chrome su Mac dobbiamo scaricare il codice e seguire le istruzioni presenti a questa pagina. Possiamo inoltre tenere sotto controllo lo status dello sviluppo per OS X seguendo questa pagina web.
L’obiettivo di è annullare il gap tra la versione di Windows e quella di Linux e OS X cosi da poter procedere con lo sviluppo parallelo per tutti e tre i sistemi operativi.
Fonte: ArsTechnica