Oggi per Videodrome – ai confini del video parleremo, tornando indietro di 40 anni, di Supermarionation.
Supermarionation (nome che rappresenta un concentrato di “super”, “marionette” e “animazione”) è una tecnologia sviluppata negli anni ’60 nel Regno Unito dalla casa di produzione AP Films. Il termine, inventato dal popolare produttore televisivo Gerry Anderson, identifica un popolarissimo tipo di preistorica animazione elettro-meccanica realizzata tramite l’utilizzo di specifiche marionette.
Insomma, per chi li ricorda: i pupazzi Thunderbirds (serie trasmessa in Italia dalla Rai dal 1975).
Le serie televisive britanniche realizzate usando questo tipo di animazione, rappresentavano un sistema complesso di dispositivi elettrici/elettronici associati ad altrettanti dispositivi di tipo puramente meccanico.
I pupazzi erano così realizzati: nella testa, sempre sovra-dimensionata, si trovava un motore elettrico che muoveva le labbra (e altre funzioni minori) in sincrono con la voce dell’attore che recitava, mentre gli arti venivano mossi fisicamente con dei sottili fili (usati anche per fornire elettricità al motore stesso). La sincronizzazione vocale veniva realizzata utilizzando un filtro audio appositamente disegnato, in grado di trasformare il segnale vocale, riprodotto da nastri magnetici con la voce pre-registrata degli attori, in una serie di pulsazioni elettriche.
Inoltre, vista l’impossibilità tecnologica di far camminare i pupazzi in maniera fluida e credibile, questi venivano spesso filmati in posizioni statiche (in piedi o seduti) oppure in groppa a strani veicoli volanti.
Le marionette in Supermarionation sono state usate principalmente in serie TV:
· Supercar (1961)
· Fireball XL5 (1962)
· Stingray (1964
· Thunderbirds (1964)
· Captain Scarlet and the Mysterons (1967)
· Joe 90 (1968)
· The Secret Service (1969)
E in due film:
Thunderbirds Are GO (1966) e Thunderbird 6 (1967).
Per essere precisi, il termine “Supermarionation” fu coniato durante la produzione della serie Supercar.