L’IBM si inserisce prepotentemente nella rilevante questione dell’accessibilità dell’acqua .
La “big Blue” ha recentemente dichiarato di aver sviluppato una nuova nano-tecnologia in grado di purificare determinati volumi d’acqua, depurandoli da sostanze tossiche oppure filtrandoli con una attività desalinizzatrice.
L’IBM ha chiamato la membrana filtrante ricavata con questa tecnologia: “water superhighway” perché è in grado di rimuovere tossine dalle acque inquinate a grandi velocità ed in grandi quantità.
Mentre l’acqua fluisce attraverso la membrana, sali marini e tossine vengono rimosse purificando completamente l’acqua. La membrana è, inoltre, resistente ai danni normalmente provocati dal cloro. Nulla di nuovo visto che l’IBM da anni sviluppa progetti relativi a nuovi tipi di nanotecnologie; l’unica vera novità sta nel tipo di applicazione, precedentemente infatti, lo stesso tipo di nanotecnologia che adesso va in aiuto di ambiente e zone in via di sviluppo, è stata usata nella costruzione di chip per PC.
Oltre alla membrana-filtro l’IBM ha introdotto nel mercato mondiale anche una serie completa di sistemi per la misurazione e il monitoraggio del livello di inquinanti nell’acqua; sistemi mirati per aziende private, pubbliche e governi.
Qui un link per vedere tutti i progetti sviluppati das IBM per la salvaguardia dell’acqua.