Il settore informatico è in crisi soprattutto per quanto riguarda l’home computing e le stime per il 2010 non sono affatto rosee.
Ma chi pensava che la crescita delle console in questo ultimo periodo abbia provocato un forte cambiamento nelle abitudini dei giocatori evidentemente ha finito col prendere un grosso granchio.
Sono infatti usciti in questi giorni i risultati delle ultime ricerche di mercato del gruppo NPD.
E’ vero che, nel periodo compreso tra i primi mesi del 2008 ed il 2009, sul totale degli utenti che sfruttano i propri giochi in modalità multiplayer online, la percentuale rappresentata dai possessori di console (la summa tra stand alone e portatili) è salita dal 19 al 25% ma ciò significa che il restante appartiene ancora al mondo personal computer; nonostante quindi il progresso qualitativo compiuto dai servizi Live e PSN, la varietà di utilizzi resi possibili al momento solo con un desktop o un notebook fa ancora la differenza ed il grosso divario è lì a testimoniarlo.
Un rapporto di 3 a 1 che francamente sorprende, anche il sottoscritto, dopo i numeri snocciolati da parte di Microsoft, Sony, Nintendo e la crescita di gradimento proprio delle console, in controtendenza con il settore dell’entertainment che sta vivendo un forte periodo di contrazione soprattutto negli Stati Uniti.
Analizzando i dati più da vicino, il campione osservato rivela come di quel 25% menzionato ben la metà è composto da proprietari della Xbox 360, abbastanza scontato alla luce del vasto consenso raggiunto dalla piattaforma Microsoft nello Stato a stelle e strisce e che mette ancor più in dubbio la portata del proclamo dei 20 milioni di account registrati su PSN, su cui già ci eravamo soffermati qualche tempo fa.
Al secondo posto della graduatoria sale il Wii che si attesta al 29% (contro il precedente 18 nello stesso periodo dell’anno), segno del sempre maggiore gradimento del servizio offerto ad esempio con Virtua Console e la possibilità di giocare a vecchie glorie del passato, mentre il terzo è occupato dalla PS3.
Un altro dato interessante è la crescita del pubblico formato dai giovanissimi (con fascia che va dai 13 ai 17 anni) a discapito delle generazioni più anziane, soprattutto quella composta dai quarantenni.
Vedremo dunque quali saranno le strategie dei produttori e software house nel prossimo futuro, in uno scenario di (probabile) maggiore convergenza tra console e personal computer.