È stato recentemente sviluppato un nuovo processo per la purificazione (rimozione di Co2) dei gas prodotti dalle centrali elettriche a carbone. Sembra che questo processo riesca a rimuovere più del 90% di Co2 dai gas prodotti, utilizzando molta meno energia rispetto ai metodi conosciuti fino ad ora.
Tutti metodi esistenti ed normalmente utilizzati per la cattura di biossido di carbonio riducono l’efficienza delle centrali di circa l’11%. Invece, questo rivoluzionario processo, sviluppato dalla Siemens, è in grado abbassare la riduzione dell’efficienza complessiva di solo (dato notevole in un contesto di produzione energetica) il 9%.
Come dichiara Tobias Jockenhoevel, capo del progetto Siemens in Germania: “Il processo di ‘cattura’ del biossido richiede, ovviamente, sempre il consumo di un po’ di energia, quello che vuole fare la Simens è cercare di ridurre questa energia al minimo.
Eliminare il 100% di anidride carbonica sarebbe possibile ma svantaggioso in termini di costi totali.
In agosto la Siemens farà partire un progetto pilota che utilizzerà proprio questo nuovo sistema; il tutto in collaborazione con una centrale elettrica a carbone dislocata vicino a Francoforte e con la compagnia energetica E.ON. L’impianto tedesco verrà adattato per poter ospitare il nuovo processo di purificazione, i gas prodotti dalla combustione del carbone verranno fatti passare all’interno di una ciminiera di 25 metri dove un solvente verrà fatto reagire, sotto pressione, con l’anidride carbonica. Mentre il gas passa attraverso questo condotto la parte di Co2 contenuta verrà assorbita chimicamente e, alla fine del processo di pulizia, il biossido di carbonio potrà essere separata dal solvente stesso, il quale potrà venire successivamente riutilizzato.
“È come lavare i gas” dichiara Jockenhoevel ed inoltre: “ La novità di questo processo sta nel solvente adoperato e nella possibilità di riutilizzarlo”.
Sempre secondo quanto dichiarato dalla Siemens, questa tecnologia funziona con tutti gli impianti energetici che utilizzano combustibili fossili. Un problema però non è ancora stato risolto: come e dove immagazzinare l’anidride carbonica così “catturata”?
Fonte: Siemens