L’importanza di un record mondiale di overclock per le vendite di CPU (e affini)

Qualche settimana fa durante il CES svoltosi a Las Vegas, AMD ha di fatto sbriciolato qualche record mondiale di overclock sotto elio liquido, portando un Phenom II X4 940 Black Edition a temperature prossime allo zero assoluto (che vi ricordo essere -273,15°C / 0 K) e ottenendo una frequenza di 6,5GHz, record mondiale di overclock per CPU quadcore monolitico. Come conseguenza, hanno ottenuto anche il record mondiale di 3DMark05 con 45474 punti. Impressionante. Ma anche utile alle vendite.

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Image courtesy of amd.com

Non è un mistero infatti che nelle vendite delle CPU negli ultimi 2-3 anni il competitor storico di AMD, la INTEL, l’ha fatta da padrone con tutta la serie di cpu con socket 775 prodotte, riuscendo, complici anche mosse piuttosto azzardate da parte di AMD (l’acquisizione di ATI in primis) a stabilire record di vendite ad ogni CPU prodotta. Il motivo principale di questa supremazia Intel, oltre ad una qualità elevatissima del prodotto in sé, una campagna di marketing (da non sottovalutare mai) più che battente, e altri dettagli minori, può essere sicuramente indicato nei risultati in overclock per alcuni particolari modelli decisamente fuori dal comune anche con sistemi di raffreddamento tradizionali.

Per contrastare tutto questo successo, la AMD al CES ha tentato la carta del record in overclock, ottenuto utilizzando come raffreddamento l’elio liquido, capace di portare il processore a temperature prossime allo zero assoluto, toccando i -232°C e quindi saltando a pié pari nell’olimpo dei record mondiali ottenuti con metodi “poco ortodossi”.

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Image courtesy of amd.com

Perché spendere migliaia di dollari in attrezzature e uomini (le persone che giocherellavano con l’elio liquido certo non l’hanno fatto solo per la fama…) in un esperimento che è praticamente impossibile ripetere a casa con mezzi comuni? Che senso ha mettere in piedi un evento del genere?

La risposta è incredibilmente semplice: vendere. AMD spera di riprendersi, oltre che nei database di record mondiali di overclock e 3dmark, il primo posto anche nei cuori degli appassionati, per troppo tempo seduti comodamente davanti a PC con cpu Intel. E quindi riuscire a vendere sia i processori, indicandoli ufficialmente come “incredibly overclockable CPUs”, sia le componenti ad esse collegate e dipendenti, prime fra tutte le schede video. Infatti, per battere il famoso record a 3dmark05, AMD ha usato, com’era logico aspettarsi, una ATI HD4870 x2 e schede madri basate su chipset AMD 790FX.

Quindi il tutto è solo ed esclusivamente una mossa commerciale per tentare di risalire nelle vendite, riportando la AMD a quei picchi di vendita che non ha più rivisto dai tempi degli Athlon XP, campioni di vendite ed overclock con qualsiasi core revision venisse proposto (chi non si ricorda gli eccezionali core Barton?), quando la concorrenza era ferma al suo P4 con core Willamette che erano decisamente ostici nell’overclock, o i successivi Prescott, overclockabili si, ma dei veri e propri altoforni in termini di calore generato e da dissipare, e tutto sommato un flop di proporzioni enormi per Intel.

Passare però dall’ottenimento di un record in un benchmark a vendite stellari sarà difficile per AMD, visto l’ancora radicata presenza di Intel nei pensieri di tutti gli overclockers a livello mondiale, molti dei quali ancora felicissimi possessori di CPU del calibro del Q6600 stepping G0, un vero e proprio gioiello. Nel frattempo, il web è inondato di video dell’evento AMD al CES, e già moltissimi banner pubblicizzano la piattaforma Dragon con il quale è stato ottenuto, rubando tutto lo spazio possibile nelle front page dei portali di notizie web.

Insomma, riuscirà il nostro dragone (AMD) a sconfiggere stavolta l’eterno cavaliere rivale (Intel) e papparsi la gentile donzella (mercato)? Solo il tempo (e le vendite) daranno una risposta a questo quesito. Speriamo che anche questa storia non finisca come le solite leggende di cavalieri e dragoni…

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