Dura Lex, sed lex, scrivevano i latini.
Noi la potremmo interpretare in questo contesto come “una realtà dura da accettare ma è pur sempre la realtà”.
Sony pochi giorni fa ha annunciato di aver distribuito 50 milioni (distribuito, non venduto agli utenti finali) di unità del proprio gioiellino portatile, un numero senz’altro importante e che, se raffrontato “ogni epoca”, è senz’altro uno dei più alti in assoluto specialmente nel settore mobile.
I problemi però sono due: da un lato i paragoni si possono fare ma il bacino di utenza del 2009 non è certo quello di cinque anni e tantomeno dieci anni fa.
Dall’altro, i conti bisogna sempre farli con l’oste, in questo caso la console Nintendo che veleggia verso i 100 milioni di unità: un dato assolutamente straordinario.
Straordinario ancor più se si pensa alle differenze hardware delle due piattaforme, una votata decisamente alla multimedialità (ed è uno dei fattori che persuade il potenziale acquirente a dotarsi della PSP), l’altra più all’esperienza di gioco, grazie allo schermo touchscreen per esempio.
Strano come questo duello sia lo specchio di quel che accade anche nel segmento dell’home entertainment, con il duello Wii e PS3, e di quanto i risultati siano effettivamente molto simili; con la presunta vittima sacrificale che ribalta in proprio favore il destino già scritto e mostra come il solo potenziale hardware non sia motivo sufficiente di successo.
In ogni caso Sony, soprattutto di questi tempi,ha di che festeggiare. Seppur annunciata come una rivoluzione che avrebbe cambiato il modo di intendere il gioco portatile (e per dimostrarlo mi permetto di dire che 50 milioni di unità in 4 anni non siano abbastanza) PSP è un marchio ormai riconosciuto a livello mondiale, tanto da suscitare l’interesse della joint-venture Sony Ericsson per un possibile utilizzo sul fronte cellulari.
Se la dotazione è notevole, se la vena multimediale è certamente di casa, dove occorre lavorare è proprio nel comparto giochi che, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, appare al momento perdente rispetto alla soft-teca DS.
Claire Backhouse, product manager della divisione del Regno Unito, sulla stessa falsariga afferma: “Non ci sono stati quei volumi ad alto profilo (leggi “i titoli non hanno venduto abbastanza”) che ci saremmo aspettati per questa piattaforma.”
Ma allo stesso tempo è fiduciosa e promette un 2009 intenso per i possessori della Portable Playstation: “Quest’anno lanceremo un numero significativo di porting importanti dalla Playstation per la PSP, in primis Resistance Retribution che contribuirà a guidare le vendite. (Little Big Planet e Final Fantasy XIII Agito saranno altri due ndr) E noi continuiamo a focalizzarci sull’aspetto dello sviluppo che è il nostro primo obiettivo. Ne vedrete i frutti durante l’anno sia con novità assolute (Undead Knights e Ushiro?) sia con titoli frutto di franchise importanti (tra cui Motorstorm e Parasite Eve: The 3rd Birthday) , in grado di soddisfare l’utenza ed attrarre un nuovo tipo di pubblico”.
Altri titoli interessanti soprattutto sul fronte RPG (un chiaro segnale per puntare a contrastare il DS sul suo terreno) come Phantasy Star Portable e Kingdom Hearts: Birth By Sleep.
Grande attesa anche per i seguiti di LocoRoco, Patapon e per X-Men Origins: Wolverine, lanciato presumibilmente in contemporanea al film e frutto della collaborazione tra Raven Software e Activision, autori di due dei più migliori action RPG su PSP con X-Men Legends 2: Rise of Apocalypse e Marvel Ultimate Alliance.