Non ho mai fatto mistero della mia pessima opinione su Apple TV. Il motivo? Semplicissimo: un’azienda che meglio di ogni altra ha cavalcato il fenomeno mp3 – usandolo poi come “cavallo di troia” per creare quello che è oggi diventato il servizio di distribuzione musicale online per antonomasia – non può aver dimenticato la lezione imparata passando ad un prodotto dedicato alla fruizione di video.
E invece, tant’è, Apple TV, dalla sua primissima versione, esclude volontariamente la decodifica dei filmati formato DivX e derivati, ossia l’mp3 del video (difetto che si somma ad una serie di altre limitazioni per cui rimando altrove).
L’accoglienza che il mercato ha riservato al dispositivo è stata per me, e per chiunque abbia condiviso queste perplessità, del tutto prevedibile. Lo stesso Jobs ha poi dovuto ammettere di aver toppato, prospettando un totale cambio di marcia con la nuova versione del software lanciata nel 2008.
La notizia più recente su Apple TV, riguarda un’indagine riservata ai suoi utenti, mirata a capire in che modo il dispositivo venga usato, in abbinamento a quali altri apparecchi e via discorrendo. Una notizia che mi ha lasciato molto perplesso, in quanto mi sembra opposta allo stile imprenditoriale di Jobs, il quale ha sempre trasformato le sue visioni i prodotti che poi il pubblico ha cercato e mai, a mia memoria, è andato a cercare l’opinione del pubblico.
Al contrario, Jobs ha viaggiato a carrarmato sul vespaio che molti lanci di prodotto hanno scatenato, riuscendo quasi sempre ad imporre la sua visione al mercato e capitalizzare ottimi introiti.
Questa considerazione non vuol rappresentare un “indizio” di quelli che troppo spesso vengono costruiti per dare fiato alla bocca o riempire un foglio in assenza di tragedie e casi umani su cui avviare penose speculazioni, ma piuttosto mi pare indice di una mutata attitudine dell’azienda di Cupertino rispetto al mercato.
Un’attitudine che fa il paio con la candida ammissione di Jobs, ma che potrebbe benissimo restare limitata ad Apple TV – dopotutto un outsider nella griglia prodotti della mela.
Ciò premesso, non posso non notare che, se un prodotto non ha venduto quanto ci si attendeva, non è proprio su chi l’ha comprato che bisognerebbe indagare: piuttosto su tutti coloro che ci si attendeva facessero la fila per averne uno, e invece hanno tenuto i soldi in tasca…