C’è poco da fare: quando si parla di Windows, le polemiche arrivano puntuali. Quando poi si parla delle nuove versioni, dalle polemiche si passa molto velocemente ai flame e alle guerre di religione. Croce e delizia di un sistema operativo che, nel bene o nel male, domina il mercato e fa sempre parlare di sé.
C’è però un mantra che viene spesso ripetuto: ogni nuova versione di Windows deve necessariamente essere più pesante della precedente e consumare molte più risorse. Più che di mantra dovremmo parlare di dogma consolidato, poiché spesso basato sui dati “incontrovertibili e assoluti” che arrivano dalle proprie esperienze (che vanno ovviamente estese alla generalità: se qualcosa va male a me deve indiscutibilmente andar male a tutti gli altri) o, meglio, da quelle del classico cuggggggino cantato da Elio e le storie tese, o ancora dall’amico smanettone che “sa” che “è così” (e se lo dice lui, bisogna per forza crederci!).
Vista, poi, si trascina dietro critiche (sovente distruttive) con continuità: non manca notizia che lo riguardi, direttamente o no, perché venga tirato in ballo il ben noto “fatto” che… è più pesante di XP! Come da “tradizione” Microsoft. Ma è veramente così che stanno le cose?
Fatta questa premessa un po’ colorita (ma che è anche specchio della realtà con cui spesso abbiamo a che fare) segnaliamo che il primo gennaio è stato pubblicato un interessante articolo a questo indirizzo che mostra un quadro decisamente diverso e in controtendenza. L’argomento di discussione è il chiacchierato (con un certo anticipo) Windows 7, prossima versione che sembra sia alle porte e dovrebbe essere rilasciata entro fine anno (contro i piani originali di Microsoft), che è stato messo a confronto con Vista e XP. Più precisamente, si parla dell’attuale beta di Windows 7 che è stata comparata con Vista SP1 e con XP SP3 (tutte in versione 32 bit) su due macchine diverse in configurazione low-end e high-end.
Risultato? Windows 7 annichilisce i suoi illustri predecessori. Il che, oltre a far ben sperare (visto che si tratta di una beta, la versione finale dovrebbe essere più ottimizzata), è destinato a ribaltare il dogma di cui parlavo: la nuova versione, infatti, è decisamente più leggera, veloce e consuma meno risorse. It rocks, come dicono gli inglesi.
Fin qui sembra tutto come da programma, considerato che è da tempo che circolano notizie sulle sue doti. La contemporanea presenza di Vista e XP, però, ci consente di gettare più di uno sguardo su di loro, per cercare di capire (con tutti i limiti della prova effettuata) in che rapporti stanno questi due s.o.. Anche qui i risultati sono inattesi: Vista si comporta per lo meno come XP, e… anche meglio!
Al di là della soggettività della prova effettuata e con tutti i limiti di cui parlavo prima, qui almeno siamo in presenza di una serie di test eseguiti con metodologia scientifica. Cioé sono, come si dice in gergo e come Galileo soleva ripetere, “riproducibili”: basta assemblare o comprare una macchina con le stesse caratteristiche e, cronometro alla mano, misurare per vedere se effettivamente le cose stanno così.
Passando ai dati snocciolati notiamo due cose. La prima, come accennavo prima, è che Vista si comporta almeno come XP. Infatti sulla macchina low-end, con un solo GB di ram (e sappiamo che è la memoria consumata la principale fonte di discussione che riguarda questo s.o.), Vista guadagna 57 “punti” contro i 56 di XP. Per un solo punto quest’ultimo si aggiudica la palma del migliore, ma è chiaramente una vittoria di misura, siamo lì; i due s.o. sono praticamente equivalenti.
La seconda è che, passando alla macchina high-end, Vista si porta in netto vantaggio, riducendo il punteggio a 52, mentre XP allunga fino a 61. Calcolatrice alla mano, stiamo parlando del 15% meglio a favore del primo: un dato sostanzioso e che fa sentire il suo peso, non essendo trascurabile. Non solo: con una configurazione più pompata (4GB di ram anziché 1, 4 core anziché 2 e una scheda video nettamente superiore) XP arranca, mentre Vista si migliora.
Cosa vuol dire questo? Semplice: Vista è in grado di gestire meglio le risorse rispetto a XP. D’altra parte stiamo parlando di un s.o. che è stato praticamente riscritto, e migliorato in diverse parti. L’elenco delle modifiche apportate al solo kernel è a dir poco chilometrico, e a questo indirizzo è possibile accedere a una presentazione (molto tecnica) che ne dà sommariamente una descrizione.
Non basta ancora, perché Vista non si porta dietro soltanto modifiche al kernel (che sono le principali responsabili della gestione delle risorse): le migliorie toccano praticamente ogni campo, e tutte concorrono al miglioramento delle prestazioni. Infatti Vista ha diverse novità, di cui non si può non tener conto quando si fanno questi confronti.
La prima, e più importante, è la presenza di un enorme framework qual è .NET 3.0; la seconda è la presenza delle DirectX in versione 9 E 10 (sì: sono presenti tutte e due le librerie); la terza è il nuovo gestore della grafica e la nuova interfaccia grafica (Aero). Queste le più importanti, ma le novità sono tante e alcune sono elencate qui. Non si può quindi concordare con chi afferma che non ha portato nessuna innovazione e che offre soltanto un’interfaccia con qualche effetto grafico e nulla di più.
Anche qui, cosa vuol dire? Vista porta in dotazione molta più roba rispetto a XP, ma nonostante tutto ha prestazioni almeno equivalenti a quest’ultimo. Segno che il s.o., di per sé, è fatto meglio. C’è poco da girarci attorno. Cade, dunque, nuovamente il mito che dovrebbe essere necessariamente più pesante del predecessore.
In ogni caso non si tratta di un trend presente nelle ultime versioni di Windows. Quanti ricordano che nel passaggio dal 98SE al 2000 prima e XP poi, sulla stessa macchina era possibile avviare e gestire più applicazioni? Sulla mia (che aveva un AMD K6-2 a 400Mhz e 128MB di ram), ad esempio, potevo aprire più del triplo di pagine con Opera. Se non è un miglioramento anche questo…