I newyorkesi che scaricano musica sui loro iPod dovranno pagare una tassa del 4% sul costo del brano che hanno acquistato, questa l’idea di David Paterson, governatore dello stato, per tentare di combattere la crisi di bilancio.
La tassa, già stata soprannominata iTax, riguarderà anche gli ebook e qualsivoglia servizio d’intrattenimento digitale. Contro l’aumento di questa tassa si è schierata la NetChoice, che conta in qualità di membri aziende del calibro di eBay, AOL e Yahoo!
Steve DelBianco, direttore esecutivo di NetChoice ha dichiarato: “Con il riscaldamento globale ed un mondo che sta esaurendo il petrolio, l’ultima cosa che i governi dovrebbero fare è aggiungere tasse su qualcosa che non usa l’olio e non produce inquinamento; il download di contenuti digitali è il modo migliore per combattere l’inquinamento in quanto non richiede di guidare fino al negozio”.
Ritengo che una tassa del genere possa solamente incoraggiare la pirateria, infatti già ora molti utenti ritengono che spendere 0.99 cent per un brano sia troppo e preferiscono scaricarlo, figurarsi ora che i prezzi saranno rincarati a causa di questa tassa. Ma non c’è solo l’iTax, infatti il governatore ha approvato altre 137 tasse per il biennio 2009-2010.
Tra queste da segnalare sicuramente la obesity tax con la quale Patterson tenta di combattere il problema dell’obesità. Verranno tassate tutte le bevande gasate e non dietetiche, come la Coca-cola. Già in altri stati esistono tasse di questo tipo ma la proposta del governatore si contraddistingue perché per la prima volta separa bibite dietetiche e non facendo leva sui valori calorici.