L’informatica è al centro di tutto, anche se si parla di produzione musicali, ma in questo post non saranno trattati, Cubase, Wavelab, Audacity, costose schede audio esterne e tastiere mute.
Invece di emulare ed elaborare suoni e strumenti registrati, perché non usare i componenti stessi del PC come strumento?
Guardate ad esempio cosa possono fare insieme, un lettore floppy, un nerd e Star Wars.
Se un rauco floppy disk potrebbe andar bene per suoni bassi e distorti, si potrebbe utilizzare invece uno scanner per le note più melodiose, e una stampante ad aghi come drum machine. Da non sottovalutare assolutamente poi le capacità di un vecchio hard disk dismesso .
Accordati tutti gli strumenti la banda può iniziare a suonare, con la magistrale direzione di uno Spectrum. Nel seguito del post naturalmente.
Il pezzo è “Nude”, presente nell’album “In Rainbow” dei Radiohead, ma conosciuto dai fan della band inglese anche con il nome di “Don’t Get Any” nei dieci anni precedenti alla pubblicazione ufficiale, periodo nel quale veniva proposta raramente dal vivo.
La cover, che definirei elettromeccanica, è degna della bellezza del pezzo manipolato.