Molti anni fa, quando ancora non esistevano MP3 ed affini, era prassi comune quella di “farsi in casa” musicassette contenenti canzoni registrate dalla radio, prassi assolutamente lecita che permetteva di crearsi le proprie compilation senza spendere capitali in CD.
Tunerec è la versione 2009 di quella prassi. Questo software promette infatti di registrare da web radio i brani musicali che ci interessano, per poi proporceli in una playlist personalizzata.
L’interfaccia del client è inspirata ad iTunes, di cui cerca anche di mutuare immediatezza e semplicità d’uso. Il funzionamento è effettivamente molto semplice: basta selezionare le canzoni che vogliamo avere per attivare Tunerec che si metterà “all’ascolto” di centinaia di stazioni radio online.
Una volta trasmessa da qualche radio la nostra canzone, Tunerec la registra e rende disponibile, per l’ascolto via streaming (quindi per ora niente donwload su lettori MP3) senza alcun costo per l’utente.
Se poi davvero Tunerec registri per ogni singolo utente la canzone è tutto da vedere, certo è che gli sviluppatori hanno cercato di salvare la forma (per mettersi al riparo dalle ire delle major). Anche selezionando canzoni famosissime, che sicuramente anche altri utenti hanno scelto prima di noi, dovremmo attendere qualche ora prima di vederla comparire sul nostro account.
Un programma simile a Tunerec è Spotifly , che permette non solo di cerarsi playlist personalizzate registrando in automatico i brani trasmessi dalle webradio, ma consente inoltre di condividere questi brani con amici e scaricarli in locale. Unica pecca di Spotifly è che, a differenza di Tunerec, non è gratuito ma prevede un canone mensile di 10€.
Fino a quanto le major non proporranno iniziative concrete per combattere la pirateria (come abbonamenti, flat, ecc.) questi software rappresentano un’alternativa legale che ci permette di godere di buona musica, senza spendere 15 euro per album.