In una bella intervista pubblicata da Edge, Shigeru Miyamoto fa il punto della situazione e anticipa quello che sarà il futuro dell’intrattenimento domestico.
Non si poteva non discutere di Wii Music, recentemente pubblicato e ampiamente criticato. La risposta di Miyamoto alla sfiducia da parte della stampa di settore per questo titolo (che non preoccupa in nessun modo il presidente di Nintendo) introduce perfettamente una serie di riflessioni su cosa ha significato la Wii per il mercato videoludico, tra pregi e difetti. Qualche anticipazione, almeno per quanto riguarda le intenzioni, su come Nintendo si attrezzerà in futuro per rimanere sulla cresta dell’onda.
Come anticipato, Wii Music è perfetto per mostrare l’innovazione portata da Nintendo nell’intrattenimento domestico, evidenziando tutto quanto viene solitamente criticato dai videogiocatori incalliti, che continuano a preferire interfacce e giochi “old school”.
Miyamoto spiega che Wii Music non è piaciuto ai videogiocatori essenzialmente perché non è un videogioco. Romanticamente afferma che Wii Music è destinato a cambiare il modo di intendere la musica per tantissime persone, iniziando i più piccoli a quest’arte in modo creativo e stimolando la comprensione di ritmo e note musicali ai più grandi. Il tutto in un quadro non competitivo, in cui contano soltanto la creatività e il divertimento. Ogni accostamento a titoli sulla linea di Guitar Hero viene eluso.
In effetti mentre Guitar Hero e simili costringono su una traccia musicale e ad osservare dei rigidi input visivi, esclusivamente in un ottica di sfida e di miglioramento dei propri riflessi, Wii Music al contrario permette di manipolare la musica e di caratterizzare fortemente le melodie secondo la propria sensibilità.
Wii Music è sicuramente un’idea geniale e originale, ma pur elogiandolo con molta enfasi Miyamoto ne conosce perfettamente i limiti.
Quando infatti si comincia a parlare dei progetti per il futuro, oltre a promettere un miglioramento del Wii Mote, sulla scia del Wii Motion Plus, per aumentarne il realismo, Miyamoto ammette che l’utenza videoludica più tradizionale è stata un po’ trascurata dalla sua compagnia.
La Wii ha portato l’intrattenimento digitale a un mare di persone che mai si sarebbero sedute davanti ad una PS3 o ad una Xbox 360 , per farlo però Nintendo ha sempre puntato sullo stupore. L’effetto novità però, quando svanisce lascia un restrogusto di noia, che rischia di allontanare gran parte degli utenti conquistati.
In futuro perciò, mentre continueranno gli sforzi per attirare e “sedimentare” la nuova utenza, Miyamoto ha promesso di tornare a corteggiare lo “zoccolo duro” dei videogiocatori incalliti e amanti del joypad. Non ci resta che fare un nodo al fazzoletto ed aspettare che le novità in questo senso arrivino, quello che sappiamo per ora è che nuovi capitoli per Mario e Zelda sono in lavorazione.