All’interno di Videodrome – ai confini del video, oggi parleremo di telefoni cellulari e produzione video/filmica.
Da sempre, la tecnologia fornisce nuovi spunti di ricerca alla sperimentazione artistica e, negli ultimi anni, a livello cinematografico abbiamo potuto vedere un gran numero di film girati utilizzando alcuni strumenti di uso quotidiano (e non propriamente video in senso stretto) come cellulari e macchine fotografiche: dispositivi leggeri che possono essere facilmente tenuti in tasca, nascosti e portato ovunque.
Ovviamente, il continuo aumento della qualità dell’immagine a fronte di un abbassamento dei costi, ha sensibilmente incrementato il numero di utenti che hanno deciso, per la loro produzione video, di spingersi in questa direzione.
La possibilità di avere sempre a disposizione una videocamera “al momento giusto” e di poterla avere a costi contenuti, ha indotto molte case produttrici a puntare non solo sulla tecnologia ma anche sulla produzione artistica derivante dall’uso di questa tecnologia. In questo Nokia ha una posizione decisamente dominante; il popolare marchio, infatti, oltre alla promozione di eventi, ha deciso di buttarsi totalmente nel campo della produzione con il progetto Nokia Productions.
Se il problema rimane ancora la definizione in fase di proiezione, sul grande schermo le immagini di film girati con cellulari risultano a volte ancora troppo sgranate e confuse, la soluzione sembra essere vicina: la Ericsson ha infatti da poco dichiarato che entro 4 anni lancerà sul mercato un cellulare full HD da 20 megapixel, in grado di raggiungere una notevole risoluzione “schermo” XGA di 1,024 x 768.
Per adesso, sembra che il cellulare più popolare per questo tipo di riprese amatoriali e non sia la serie N della Nokia, con una particolare predilezione per l’N95. All’interno di un progetto di promozione massiccia del fenomeno, la casa produttrice finlandese, ha anche, come molti sanno, chiamato in causa una grande regista come Spike Lee. A Spike è stato chiesto di dirigere un film creato interamente dagli utenti tramite telefoni cellulari, in collaborazione con T-Mobile USA e con apertura a livello mondiale. Il tutto regolato tramite un blog dedicato dove poter caricare il proprio materiale audio e video.
Come riporta il comunicato stampa ufficiale:
“Nokia è lieta di presentare la première del primo film creato in collaborazione con gli utenti a livello mondiale”, sostiene Craig Coffey, Vice President of Marketing, Nokia North America.
“Un modo di mettere in contatto le persone attraverso esperienze innovative. La tecnologia Nokia consente a chiunque di creare, collaborare e condividere contenuti ed esperienze; il contributo personale supera i confini individuali per aprirsi ad un vasto orizzonte di possibilità, che diventa innovazione per tutta la comunità. Le persone diventano così “connesse”, in modo molto personale e senza costrizioni geografiche o temporali”.
I festival di film girati con cellulari si stanno moltiplicando, cercando anche di specializzarsi in diversi sub-generi. Inoltre, vengono realizzate (e promosse dalle case produttrici) feste, eventi vari (popolare la mobile fest in Brasile), workshop e, da poco, il cellulare è entrato anche nel mondo delle conferenze accademiche (esistono anche delle scuole di cinema con cellulare).
La produzione varia dai cortometraggi, ai film sperimentali, dai video musicali ai filmati amatoriali, dalla fiction al documentario. Grande risalto mediatico internazionale ha avuto il remake in prospettiva contemporanea del pasoliniano “Comizi d’amore” realizzato in formato MPEG4 dai registi italiani Marcello Mencarini and Barbara Seghezzi.
Girare un video con il telefonino non è, ovviamente, come filmare con una videocamera; per vari motivi legati alla qualità e alle caratteristiche fisiche del supporto, il processo di realizzazione di un film con un cellulare deve prendere in considerazione alcuni fattori come:
-Pensando ad una proiezione sul grande schermo il cellulare presenta limiti legati, come già detto, alla bassa definizione dell’immagine.
-Difficoltà nel filmare in condizioni di poca luce (lenti poco luminose).
-Bassa qualità audio.
Per i limiti tecnici elencati qui sopra (e non solo), durante le riprese fatte con un cellulare vengono preferiti, molto spesso, i primi piani piuttosto che le immagini grandangolari e, l’oggetto filmato viene spesso messo al centro dell’immagine per ottimizzarne la definizione.
Esattamente come accadde con l’avvento della prima videocamera digitale, rivoluzionaria per costi e comodità d’uso, il concetto è semplice e rimane sempre lo stesso: con uno strumento tecnologico appartenente alla sfera del quotidiano, come il cellulare, chiunque può sentirsi regista e produrre, per intero, il proprio film.
Il cellulare ha cambiato il punto di vista filmico, il posizionamento della camera non segue gli schemi “canonici” del filmmaking, ma è più un utilizzo anarchico del mezzo, legato al suo valore d’uso quotidiano come fotocamera tradizionale, che permette angolazioni alternative e distorte (nuove sperimentazioni): scatto veloce, immagine rubata, foto fatta con braccio completamente alzato.