Che la tecnologia resa popolare dal noto film Minority Report sia realtà da tempo (almeno nei laboratori di ricerca) lo sappiamo, ma che si fosse arrivati a questo livello di qualità onestamente mi ha stupito.
Sto parlando di Oblong , una società che ha sviluppato un ambiente operativo, chiamato g-speak, che permette di navigare in modo estremamente innovativo ed efficace all’interno di enormi quantità di dati.
g-speak è stato progettato non solo per consentire un’interazione uomo-macchina completamente nuova, basata su gesti e movimenti, ma anche per trattare in modo visuale e naturale immensi aggregati di informazioni.
Il video presente sul sito della società mostra proprio questo, facendo vedere come sia facile navigare in una mappa piena di dati, che aumentano sempre di più all’aumentare del livello di zoom che l’utente richiede.
Uno dei problemi di grandi società, centri di ricerca e militari è distinguere ciò che è realmente importante in quel momento dal resto, che è solo rumore. Con le attuali interfaccie e sistemi è molto difficile fare chiarezza in tempi rapidi, mentre un’interfaccia così naturale rende il tutto decisamente più semplice.
Difficile pensare che vedremo presto interfaccie utente di questo tipo sui nosti personal computer, ma certamente qualcuna di queste tecnologie potrebbe sbarcare anche nella vita di tutti noi. Basti pensare ai recenti MacBook di Apple che hanno introdotto un trackpad ampio sul quale è possibile interagire con dei semplici gesti.
Il tutto è molto lontano da Minority Report, certo, ma effettivamente un aiutino alla produttività di tutti i giorni non guasta, anche se non è particolarmente scenico!