Il turismo d’alta quota sta cambiando volto, basta vecchi rifugi e bivacchi di legno o lamiera, il futuro è la capsula riflettente.
Lo studio Lovegrove ha progettato una futuristica capsula destinata ad essere utilizzata come rifugio montano d’alta quota. Disegnata appositamente per cambiare la concezione del riparo alpino, trasformandolo in una esperienza di totale immersione nella natura circostante, osservandola e riflettendola.
La presentazione ufficiale è prevista per dicembre. La capsula sarà completamente autosufficiente, alimentata da una centrale energetica autonoma formata da pannelli solari e da una turbina eolica ad asse verticale. Avrà la forma di una goccia di mercurio e sarà realizzata con una superficie riflettente inoltre, permetterà alle persone ospitate al suo interno di ammirare un panorama a 360°. Gli interni saranno morbidi, bianchi e realizzati interamente con materiali riciclati.
Con un diametro di 8 metri, la struttura sarà realizzata con una doppia superficie di vetro (o comunque un materiale trasparente) e verrà ricoperta da una speciale membrana riflettente. Lo scopo è infatti quello di poter riflettere la natura circostante dall’esterno e di poterla osservare dall’interno. Il designer parla di “renderla quasi immateriale”.
La costruzione inizierà nel 2010 a Piz la Ila in Alta Badia-Corvara e verrà sistemata a 2100 metri di altezza.
Capsula alpina – alimentazione ed interni: