Molto spesso la parola BitTorrent è associata a illegale, troppo spesso, infatti BitTorrent non vuol dire solo ed esclusivamente filesharing di contenuti protetti dal diritto d’autore, ma anche semplice distribuzione di contenuti.
La più grande associazione che contribuisce a screditare questo sistema è la RIAA, e questo basta per offuscare le potenzialità che un sistema come il protocollo torrent offre.
Ma non tutti sembrano cosi ciechi, c’è qualche eccezione, come il Program Director dell’Università di Seattle, Dan Morrill, che ha scelto proprio BitTorrent per diffondere il suo ultimo libro.
Il perché di questa scelta è da cercare sicuramente in un’ottima mossa di marketing e nella raccolta di statistiche sul processo di rilascio. Morrill grazie alle statistiche offerte da Mininova è riuscito anche a vedere in quali nazioni il libro ha riscosso maggior successo.
I risultati sono stati positivi, dato che il libro nelle prime 24 ore era già stato scaricato 700 volte. BitTorrent e la distribuzione P2P in generale rappresentano dunque un ottimo strumento di marketing: non è detto che dalla sola vendita possano derivare vantaggi per l’autore di un’opera.