In questi giorni Google ha rilasciato un update estemamente significativo sulla SERP (la pagina che contiene l’elenco dei risultati di ricerca), introducendo “SearchWiki“.
Google si era già mossa nel recente passato modificando il campo di ricerca, che ora suggerisce le chiavi di ricerca durante la digitazione, di fatto “uccidendo” la coda lunga perché aumenta il numero di ricerche indirizzate ai siti principali a danno dei minori.
L’introduzione di SearchWiki nella SERP ha portato invece una nuova interfaccia, che allontana Google dalla tradizionale veste spoglia ed essenziale che da sempre contraddistingue il motore di ricerca n°1.
Ora è possibile commentare i risultati, ordinarli secondo un elenco preferito e cancellarli del tutto dalle SERP così che alle successive ricerche ritroveremo il nostro ordine e solo i risultati che ci interessano, a patto di essere loggati, ovviamente.
Confesso di trovare decisamente poco utili questi aggiornamenti all’interfaccia, dato che difficilmente mi trovo a cercare spesso le stesse cose, quindi lo stimolo ad ordinarmi le SERP io, onestamente, non ce l’ho. Lo stesso si dica per il commento testuale al sito, di cui fatico a vedere la rilevanza. Forse sarebbe stato utilizzare il classico pollice verso per consentire agli utenti di lasciare un voto immediato sul sito, da essere poi utilizzato per ordinare la SERP (in aggiunta agli altri criteri già in uso).
In ogni caso l’intervento di Google lascia intendere una chiara apertura al web partecipativo, volendo accogliere la voce degli utenti e consentendo loro di personalizzare la pagina dei risultati. Penso che questo sia solo uno dei primi passi verso nuove funzioni e non nascondo il mio timore per la “coda lunga”, sicuramente danneggiata da interventi di “autosuggerimento” che, per definizione, tendono a portare traffico sulle risorse già note e visitate, a scapito di piccole realtà che, invece, avevano fino ad oggi la possibilità di “scalare” Google anche con ridotti volumi di traffico.