Avviare una startup oggi è sicuramente molto meno oneroso di 10 anni fa, quando i costi tecnologici dell’infrastruttura erano decisamente notevoli.
Grazie ai servizi SaaS e alla miriade di altre startup che offrono servizi di qualità a costo zero (o quasi) oggi per una startup i costi legati alla tecnologia sono, solitamente, l’ultimo delle preoccupazioni.
Tuttavia, soprattutto in questo periodo di crisi, se si può risparmiare ulteriormente sul costo delle licenze software e delle macchine è un’opportunità che va colta. In questo senso segnalo le iniziative di Sun Microsystems e Microsoft.
Sun da tempo offre un servizio chiamato Sun Startup Essentials che consiste in un pacchetto di hardware scontato per l’ufficio e il datacenter, supporto e formazione all’uso di linguaggi e tecnologie, storage gratis o scontato e, elemento molto interessante, connessione col mondo del Venture Capital ed accesso a partnership qualificate.
Microsoft ha invece lanciato più recentemente BizSpark che è molto più orientato al solo profilo hardware/software, offrendo licenze di prodotti Microsoft, supporto gratuito e visibilità per la startup sui siti Microsoft.
Approcci diversi che però evidenziano il desiderio delle big companies di aiutare promettenti startup, di fatto “vincolandole” all’uso dei propri prodotti. Una volta basato il proprio server su Windows Server, infatti, e scaduta la licenza free, la startup si ritroverà a pagare una salata fee ogni anno.
Attenzione quindi a scelte avventate, risparmiare è giusto ma non sempre la strada che porta al risparmio immediato si rivela la più economica nel lungo periodo.