Quanto pagheresti per navigare mentre sei in treno?

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Se vi è capitato di salire su un treno, di recente, avrete probabilmente notato un dato interessante. Ad esempio, solo nella carrozza in cui mi trovo in questo momento, ci sono almeno sei o sette portatili, tra cui un altro Eeepc oltre il mio, una Play Station Portable, lettori mp3 e dvd, e numerosi smartphone.

Chi viaggia con una certa frequenza è logico che si doti di strumenti per il lavoro e lo svago, capaci di soddisfare la propria esigenza di mobilità. Lo sanno bene le case produttrici di questi gadget tecnologici, faticano a comprenderlo o almeno sono in forte ritardo nel dare delle risposte significative, le nostre Ferrovie dello Stato.

Fornire servizi extra per il comfort del viaggiatore potrebbe non essere la prima delle preoccupazioni per una società che deve confrontarsi con una infrastruttura poco efficiente, e tanti fastidiosi retaggi di un lungo periodo di attività all’ombra del monopolio di Stato; però sono proprio quei servizi extra che potrebbero fornire un segno tangibile di quella volontà di cambiamento, di quel desiderio di voltare pagina, che alcuni spot “autoironici”, a mio modesto avviso, hanno ridicolizzato, anziché favorire ed incoraggiare.

Più prese di corrente nelle carrozze e più facilmente raggiungibili, soprattutto per i treni di lunga percorrenza, sarebbero un inizio. Almeno un viaggiatore su due, oltre al cellulare, ha con sé un altro gadget che potrebbe avere necessità di alimentazione.

Garantire un segnale telefonico stabile e possibilmente anche UMTS, sarebbe un lusso particolarmente apprezzato da chi viaggia per affari. Inoltre, tramite appositi accordi con i gestori di telefonia, potrebbe portare qualche introito extra, tramite semplici schede prepagate per la connessione a tmepo.

Esempio: Devo affrontare un viaggio di tre ore, ma non ho una tariffa dati attiva sul mio cellulare. Acquisto una ricarica per un paio di ore di connessione direttamente sul treno, mi si attiva immediatamente, e la uso. Si può certamente individuare una fascia di prezzo tale per cui quelle schede sarebbero appetibili sul treno, appunto, in una condizione particolare e temporanea, e non fuori.

Certo, sarebbe stupendo se fosse disponibile una connessione veloce, diffusa tramite Wifi come servizio incluso nel biglietto di viaggio, ma secondo me, più di qualcuno cederebbe anche ai due Euro/ora di connessione tramite cellulare o chiavetta.

Qual è la cifra oraria che saresti disposto a pagare per collegarti dal treno durante un viaggio, se non avessi alternative disponibili? Due euro l’ora? 1,50?

[photo credit: orsorama]

Markingegno

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