Twitter potrebbe essere utilizzato per attacchi terroristici, questo è quanto emerge da una relazione del US Army Inteligence, che individua anche in GPS e nella voce potenziali “strumenti del terrore”.
Nella relazione viene citato l’utilizzo fatto da parte dei manifestanti alla Convention Repubblicana che utilizzavano Twitter per tracciare gli spostamenti dei soldati e della polizia.
Attualmente sono tre gli scenari in cui l’uso di un Tweet può diventare uno strumento del terrorismo:
- Invio e ricezione di messaggi da e verso altri membri di cellule terroristiche
- Detonazione di una bomba
- Pedinamento di un soldato
Analizziamo tutti e tre i punti, inviare messaggi istantaneamente per coordinarsi è senza dubbio una cosa fattibile ma esistono altre decine di metodi simili, l’SMS su tutti. Per far detonare una bomba i terroristi potrebbero usare i cellulari.
Per l’ultimo punto, seguire un soldato tracciandone i movimenti grazie anche ad altri servizi come Google Maps è forse lo scenario più realistico. Questo rapporto presenta due facce della medaglia. Come fa notare Noè Shachtman su Wired, se da un lato è ottima cosa che l’intelligence esplori nuove metodologie d’attacco, dall’altro non sarebbe meglio investire il proprio tempo e risorse su potenziali “strumenti del terrore” più credibili?