Paradossale quanto volete, è questo il risultato di un test condotto da PC World, che vede il Macbook Pro da 17″ svettare contro rivali del calibro di IBM, Dell, Alienware, Sony. Il test condotto riguarda notebook occupanti una fascia di prezzo che va dai 680 ai 3500 dollari circa, con monitor dai 4.5 ai 20.1 pollici. I benchmark utilizzati per il testing sono Worldbench 6 (che fornisce i risultati combinati di Adobe Photoshop CS2 , Autodesk 3ds max 8.0 SP-3, Firefox 2, Microsoft Office 2003 con SP-1 , Microsoft Windows Media Encoder 9.0, Nero 7 Ultra, Roxio VideoWave Movie Creator 1.5, WinZip 10.0), Doom3 e Far Cry a 1024x768x32bpp e un test di batteria basato sul tempo continuativo di playback video.
Prima di trarre conclusioni, voglio premettere che non escludo affatto l’ipotesi che si possa trovare un notebook più veloce pescando nel mercato ultra high-end, e nemmeno escludo che i test eseguiti siano perfettibili dal punto di vista dell’approfondimento. Trovo tuttavia notevole che Apple, malgrado un’esperienza nell’hardware x86 relativamente recente, abbia creato un prodotto molto competitivo, che costa anche meno di prodotti analoghi dalle prestazioni misurate inferiori. È almeno in parte questo un frutto della stretta partnership Apple-Intel, ma non sono forse anche giganti come Dell e HP partner di Intel? Altro punto degno di considerazione è il fatto che l’hardware Apple non è esplicitamente ottimizzato per l’esecuzione di Vista – ci mancherebbe – al contrario di quanto dichiarano molti prodotti concorrenti. Questo la dice lunga tanto sui fantomatici “bollini” di certificazione, quanto sull’efficacia degli sforzi compiuti finora dagli OEM per massimizzare le prestazioni di Vista: l’OS di Microsoft che più di ogni altro ha orientato i produttori hardware verso soluzioni ottimizzate.
È targato Apple il notebook più veloce con Vista
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