C’è una vecchia canzone molto popolare di Gilberto Mazzi che dice “se potessi aver mille lire al mese” e mi figuro che anche Mark Zuckerberg debba aver pensato qualcosa di simile al titolo di questo post quando Facebook ha sorpassato i dieci miliardi di foto caricate.
Poi, lo sapete, ho un debole per le cifre tonde e l’occasione per qualche riflessione sulle foto online è troppo forte.
Sull’esplosione del fenomeno Facebook hanno scritto praticamente tutti, e non mi dilungherò troppo. L’impennata verticale della sua base di utenza, condita con un pizzico di polemiche sui redesign o l’introduzione di programmi di advertising che minavano la privacy l’ha portato in breve tempo ad essere il social network più popolare del mondo. Soltanto in Italia si stimano un milione di utenti, una cifra enorme se rapportata alla penetrazione classica di qualsiasi altro fenomeno.
Flickr invece è un sito “storico” che permette l’upload di foto, i commenti, la riunione in gruppi tematici, la geolocalizzaizone delle foto; se vogliamo, è stato il primo sito di “foto sociali” di successo. Però quando l’altro giorno ho guardato l’ultima foto caricata, era la numero 2.946.779.746, cioè nemmeno un terzo di Facebook.
Abbiamo già affrontato in passato la questione degli introiti dagli utenti PRO (quelli che pagano 25 dollari l’anno per avere spazio illimitato) ma qui dobbiamo rimarcare il fatto che Facebook è completamente gratuito, non esiste nessuna versione PRO. Esiste quindi un intero ecosistema di utenti che hanno caricato su FB più del triplo delle foto che Flickr ha da quando è nato, e in una frazione del tempo che ci ha impiegato il sito di proprietà Yahoo. Perché?
Fondamentalmente perché la base di utenti è diversa, anche se non è detto che su Flick ci siano per forza “foto più belle”. Facebook nasce come social network dove incontrare i tuoi amici reali e virtuali, e dove condividere un po’ tutta la vita reale e digitale, foto comprese; Flickr nasce solo come sito dove condividere le proprie foto.
L’utente Flickr quindi si iscrive col preciso intento di pubblicare foto e fa selezione, l’utente Facebook si iscrive per curiosità, rimane, e già che c’è carica delle fotografie. Su Facebook poi ci sono persone che hanno poco a che fare con internet come siamo abituati ad intenderlo noi abitanti di lungo corso (e questo è un grande pregio, sia chiaro), quindi possiamo anche azzardare che su Facebook ci sono foto che difficilmente sarebbero arrivate a Flickr.
C’è poi infine la questione della proprietà intellettuale delle immagini caricate:mentre su Flickr è possibile scegliere la licenza d’uso, la licenza di Facebook è monolitica e secondo alcuni anche fortemente penalizzante.
Ad esempio la cancellazione dell’utente non comporta per forza di cose la cancellazione delle immagini, e Facebook non esclude la possibilità di guadagnare con le immagini caricate. In questi 10 miliardi di foto saranno comprese anche quelle degli utenti che si sono cancellati?