Le anguille più grandi possono generare, grazie a migliaia di elettrociti, tensioni fino a 600 volt…
Alcuni ricercatori della Yale University stanno ricreato artificialmente le cellule naturali di una particolare specie di anguilla per…produrre energia elettrica.
Jian Xu, postdottorando alla Yale University, dipartimento di ingegneria chimica, dichiara che l’anguilla elettrica, Electrophorus electricus, è decisamente molto efficiente ed efficace nel produrre energia: “Può generare più elettricità di molti dispositivi elettrici creati dall’uomo”.
Lo scopo della ricerca è il poter replicare le cellule dell’animale in versione artificiale per utilizzarle per alimentare piccoli dispositivi elettrici utilizzati in medicina. L’anguilla ha delle cellule specifiche, chiamate elettrociti e il suo funzionamento può essere così descritto, da Wikipedia: “Al momento di liberare la scarica elettrica, per esempio per catturare una preda, i canali ionici situati sulla membrana di queste cellule si aprono, permettendo il libero passaggio di ioni sodio, caricati positivamente, che entrano nelle cellule stesse invertendone momentaneamente la carica, e generando perciò una scarica. Il meccanismo è simile a quello di una batteria, nella quale piatti conduttori affrontati producono una carica elettrica”.
Le cellule artificiali ovviamente saranno altamente più efficienti di quelle animali, attualmente dagli ultimi test fatti in laboratorio il team di Yale è arrivato a produrre ben il 40% di energia in più in un singolo impulso rispetto agli elettrociti naturali.
Molti esperimenti di alimentazione elettrica via-anguilla sono già stati fatti, questa volta però, la novità sta nel fatto che a Yale stanno cercando di riprodurre e potenziare le cellule naturali. Lo scorso anno, in Giappone, con una povera anguilla elettrica hanno alimentato un albero di natale (video qui sotto):
Oltre ad un futuro utilizzo in medicina, senza rilascio di tossine, si sta anche lavorando alle creazione di bio-batterie di piccole dimensioni.
Fonte: Sciencedaily