Dopo oltre un mese dal lancio della kermesse milanese di Codice Internet, il progetto votato a portare Internet alle Persone, è possibile trarre qualche conclusione e spunto, utili per gli eventi che seguiranno.
Come noto Codice Internet ha tenuto banco in centro a Milano tutti i giorni per un’ora, all’Ottagono, il centro della Galleria più affollata di Milano: un ottimo luogo per farsi notare dai passanti incuriositi.
Oltre a questi eventi se ne sono svolti altri, culminati nell’Internet Show, condotto di giorno da professionisti del settore e la sera da Marco Montemagno col suo “one man show”.
Ho avuto modo di assistere ad alcuni eventi all’Ottagono e partecipare a parte dell’Internet Show, potendo così formarmi un’opinione sul progetto.
Speravo che il progetto partisse col piede giusto e, invece, devo purtroppo rilevare alcuni “inciampi“. In estrema sintesi direi che gli errori commessi sono stati due: l’aver sprecato la visibilità data dall’ottagono e l’aver coinvolto persone inadatte al target di riferimento.
L’Ottagono è un luogo eccezionale per coinvolgere passanti ai quali, lì per caso, è possibile mostrare servizi concreti ed utili di cui la rete è piena. Come prenotare un viaggio, come fare shopping consapevole, come trovare informazioni utili sulla salute, come usare Facebook, ecc. Anziché usare questo approccio, però, si è preferito organizzare una serie di mini-conferenze con i soliti esperti (a noi dell’ambiente stra-noti) che proponevano contenuti a mio avviso per nulla interessanti al pubblico medio.
Banalizzando: se voglio avvicinare la gente al vino glielo faccio assaggiare, anzichè portarlo ad una conferenza dove un esperto parla di chimica.
Il secondo errore è stato quello di coinvolgere esperti del settore che, come detto, hanno raccontato contenuti poco interessanti ai più. Internet va portato alle persone tramite persone “normali”, gente comune che ha imparato ad usare internet per migliorare la propria vita quotidiana, non gente che con internet ci lavora. Il messaggio non è credibile altrimenti. I pari si fidano molto di più di pari, come ci insegna proprio internet peraltro.
Tutto da buttare? Assolutamente no! La buona fede e l’entusiasmo degli organizzatori deve prendere spunto da questi errori per portare a Roma e in giro per l’Italia Codice Internet con una formula nuova che, rinnovata e rinvigorita dall’esperienza Milanese, possa davvero, finalmente, portare Internet alle Persone. Io resto fiducioso.