Altra puntata della rubrica Videodrome – ai confini del video, ed ultimo appuntamento con la saga Cinema: pellicola o digitale?
Dopo aver visto, la volta scorsa, alcune caratteristiche tecniche dei proiettori cinematografici tradizionali, oggi parleremo della proiezione digitale HD. Anche in Italia sono sempre di più i cinema che passano al digitale o meglio, che affiancano ai vecchi sistemi 35mm uno o più proiettori digitali DLP con i quali, il film non viene più proiettato sullo schermo attraverso la tradizionale pellicola ma, immagazzinato su un server, viene inviato direttamente al dispositivo di proiezione digitale.
Come già ribadito più volte, nonostante per la produzione di film il digitale sia estremamente diffuso e popolare (alta qualità: Digitalbeta, HD e risoluzioni inferiori: Dvcam, miniDv), la distribuzione, per vari e non del tutto chiari motivi, vede ancora un dominio da parte del supporto pellicola. Con i sistemi digitali i film vengono inviati agli esercenti non più via pesanti e costose bobine ma tramite dispositivi come hard-disk esterni o, molto più semplicemente, tramite la rete.
La risoluzione minima di un proiettore ad alta definizione per il grande schermo è di un 2048 x 1080 pixel e permette una uniformità di formato: da produzione con riprese e montaggio in HD a distribuzione/proiezione sempre in HD (cosa che già accade con la televisione). Lo standard minimo è imposto dal DCI (standard DCI), un consorzio che fu creato da Disney, Fox, MGM, Paramount, Sony Pictures Entertainment, Universal e Warner Bros. Studios nel Marzo 2002 con lo scopo di definire le specifiche tecniche e le modalità operative del Cinema Digitale.
Attualmente, in circolazione esistono sostanzialmente due tipi rilevanti di proiettori per il digital-cinema; i DLP (primi ad essere stati sviluppati, tecnologia ideata dalla Texas Instruments), basati sul sistema Digital Light Processing a specchio mobile e divisi in: 2K (2048×1080) a 24 fotogrammi per secondo, 4k (4096 x 2160) a 24 fotogrammi per secondo, i 4k (4096 x 2160) a 24 fotogrammi per secondo e i 2k a 48 fotogrammi per secondo. I principali produttori di questa tecnologia sono: Barco, Christie Digital System e NEC (ultima entrata), Barco con la sua serie “DP”, Christie con i “CP2000” e NEC con i proiettori “Status ” 2k.
Proiettore Barco 2k
L’altro tipo di proiettori in commercio sono i dispositivi allo stato solido LCoS (Liquid Crystal on Silicon), che usano uno specchio fisso montato sulla superficie di un chip ed utilizza una matrice a cristalli liquidi (come un LCD) per controllare quanta luce viene riflessa. Tecnologia sviluppata dalla JVC, viene anche utilizzata dalla Sony che ha lanciato sul mercato i suoi “SXRD” con risoluzione 4096×2160 4K e prezzo competitivo (non male il CineAlta 4K).
Siamo in piena fase “di transizione”, il cinema sta passando piano piano dall’analogico al digitale, passaggio che avverrà completamente solo quando anche gli esercenti di tutti i cinema utilizzeranno per proiettare film HD macchine digitali (ovviamente parlando sempre della grande distribuzione commerciale, non ha senso questo ragionamento per i piccoli monosala).
I vantaggi del digitale sono diversi: il protezionista non deve più trasformarsi in un monta-carichi causa l’elevato peso delle bobine, l’affitto delle copie è molto meno costoso, il supporto digitale non si usura come quello analogico (la pellicola dopo alcuni passaggi si deteriora e, come tutti sanno, i risultati si riflettono sullo schermo), la visione è più pulita, limitato danneggiamento del supporto, stabilità dell’immagine…
Gli svantaggi invece sono da associare al costo eccessivo delle attrezzature, indicativamente siamo in questo ordine di grandezza: 100000 a 3000, pensare di cambiare tutte le macchine di un multisala nuovo può far sorridere (o piangere)…forse con qualche incentivo statale lentamente il passaggio si potrà effettuare. Altri limiti del digitale sono: la qualità dell’immagine, ancora da perfezionare e lo standard di proiezione, non ancora unificato.
Il primo cinema italiano ad investire sul digitale è stato, l’Arcadia di Melzo, come dichiarato nel sito ufficiale: “È il primo e unico complesso cinematografico in Italia ad aver attrezzato n.3 sale per la proiezione digitale Digital Cinema. Le sale Energia, Fuoco e Acqua sono attrezzate con proiettore digitale DLP CinemaTM 2K della CHRISTIE e proiettore digitale DLP CinemaTM 2K della Barco. Le sale sono inoltre attrezzate con server AVICA Filmstore” ed inoltre: “La tecnologia della Texas Instruments DLP CinemaTM utilizza tre microchip DMD (Digital Micromirror Device) per il controllo dell’immagine. All’interno di ogni DMD sono montati i microspecchi capaci di oscillare indipendentemente gli uni dagli altri così da riflettere i tre colori primari della luce (verde, rosso e blu) e formare sul grande schermo le immagini cinematografiche. Ogni microspecchio è grande circa un quarto della sezione di un capello umano”.
Ecco un elenco delle sale italiane (sul nostro AV magazine) che proiettano con il digital-cinema: ELENCO SALE
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Avete già provato la proiezione digitale?