E’ tra noi. Si, quasi. Diciamo che è tra loro, sbarca ad ottobre negli Stati Uniti, e presto anche in Europa, in quei Paesi in cui è presente l’operatore T-Mobile. Come preannunciato è l’HTC Dream il primo Google Phone. Non una delizia per gli occhi, a detta di molti, ma diciamocelo, si può passare sopra l’aspetto puramente estetico, pur di vedere finalmente all’opera Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di Google. E a questo scopo un video dice più di mille parole. Segnalo, in particolare l’hotspot evidenziato con un commento ai due terzi del video. Val la pena dare un’occhiata. L’integrazione con street view, e la sensazione di “guardare attraverso il telefonino è notevole.
Il sistema touch non può non richiamare ed indurre al confronto con l’Iphone, anche se non bisogna dimenticare che il telefonino della Mela esiste ormai da più di un anno ed è alla sua seconda versione, mentre invece il Google Phone sta facendo ora il suo esordio e non ha quindi mostrato tutto il suo potenziale, che deriva anche, o forse soprattutto dalla sua “Openness”, cioé dal fatto di essere Open Source ed aperto alle applicazioni di terze parti.
L’HTC Dream è solo il primo modello su cui sarà disponibile Android, molti altri seguiranno. A tal proposito mi ha fatto sorridere questo commento di un lettore di Engadget caustico nei confronti di Cupertino:
“Dont like the G1? It isnt like Android is only going to be available for this one phone only. Only idiots tie a phone OS to one handset…….Oops.”
Ma veniamo a qualche nota dolente. Oltre all’aspetto estetico, le prime critiche mosse nei confronti del G1 comprendono:
- mancanza di un jack per le cuffie
- mancanza di un video player preinstallato (ma se ne può scaricare uno)
- solo 8 GB di memoria, ma espandibile con una microSD
- mancanza diintegrazione con Exchange – feature molto richiesta dall’ambiente business, a cui peraltro il G1 non si rivolge, e già implementata nell’Iphone.
Android si rivelerà un sistema operativo davvero in grado di competere con l’Iphone?