Giulio Anselmi, Direttore del “prestigioso” quotidiano Torinese La Stampa, si è recentemente scagliato contro il giornalismo online, a suo dire poco affidabile e autorevole.
Il Direttore ritiene infatti che la carta conserva un elemento di autorevolezza e credibilità che non si può attribuire a Internet.
Confesso di aver sonoramente riso alla lettura di queste parole, dato che proprio pochi giorni fa La Stampa ha pubblicato in prima pagina una delle più grandi bufale del 2008 : la falsa copertina di Vogue con Sarah Palin.
Evidentemente in redazione la voglia pruriginosa di sbattere in prima pagina qualcosa di assolutamente legittimo (anche fosse stato vero), ma per molti giudicato inopportuno, ha fatto saltare qualche passaggio tra cui i dovuti controlli sulla fonte.
Triste notare che la rettifica all’imbarazzante gaffe è stata di fatto uno scarico di responsabilità, in quanto a produrre la copertina falsa sarebbe stato un “blogger”, come dire: non è colpa nostra che non abbiamo verificato la fonte, la colpa è del solito blogger inaffidabile. La realtà è invece altra, e cioè che la stampa tradizionale non è affatto esente da strafalcioni (sia di forma che di contenuto) così come non lo sono i blog e i media online in generale.
Ora Anselmi, anzichè fare un mea culpa e capire come new media ed old media possono felicemente integrarsi, offende i media online quali The New York Times, Financial Times, Wall Street Journal, The Times, Washington Post e tanti altri quotidiani ben più autorevoli e prestigiosi [e indipendenti – ed.] di quello che dirige lui e che hanno capito, da tempo, quanto internet sia importante e utile.
Mi piace inoltre sottolineare che Anselmi ha offeso anche i suoi redattori che lavorano per La Stampa online. Chissà come si sentiranno dopo che il loro direttore li ha definiti poco attendibili e poco autorevoli.