E’ vero che c’è un social network per qualsiasi cosa (per dire, anche David Hasseloff ne ha uno tutto suo per i suoi fan, Hoffspace), ma è sicuro che non esista un social network per terroristi. Anzi, è sicuro che se ci fosse, non lo saprebbe nessuno per ovvi motivi. E allora c’è chi ipotizza che i terroristi potrebbero usare i mondi virtuali tipo World of Warcraft per pianificare i propri attacchi.
Dwight Toavs è un ricercatore del Pentagono che ha recentemente mostrato come si presume che questo genere di pianificazioni avvengano: due membri di World of Warcraft discutono di un raid alla “White Keep” dentro alle “Stonetalon Mountains”, per far esplodere un incantesimo del drago di fuoco e prendere un bottino di 110 pezzi d’oro e 324 d’argento. “nessuno tornerà qui per centinaia d’anni dopo il lancio dell’incantesimo” conclude un giocatore.
Capite bene che ci si può leggere qualsiasi cosa in queste parole, e se sei un ricercatore che lavora per la difesa del paese, la tua interpretazione è che la White Keep è la casa bianca, il drago di fuoco è un’arma non convenzionale, e 100 gold e 234 silver sono coordinate per allineare la mappa di WOW ad una reale di Washington DC.
Per farvi capire il grado di assurdità della questione ho preferito spacciarla come notizia assodata, in realtà lo scenario è condito con elementi di fantasia e serve al professore per dimostrare le sue tesi; il fatto è che comunque ci sono persone che studiano come i terroristi potrebbero usare questi mondi virtuali per i loro scopi. E il vero problema è che difficilmente queste ricerche porteranno a qualcosa, data la sostanziale natura incontrollabile degli utenti e di quel che dicono. Anche se riuscissero a filtrare tutti i messaggi che passano, senza sapere il codice usato non hanno speranze di cavare il classico ragno dal buco.
In sostanza un problema potenziale c’è, ma non è insito nel mezzo (il gioco o i mondi virtuali), ma nell’uso che si può fare di essi: un problema vecchio come il mondo, che non smette di proporsi anche nei nuovi mondi, virtuali.