Quei cari vecchi giochi che tante ore hanno rubato alle corse libere sui prati e allo studio, che tanti votacci e tante prediche ci hanno meritato, tornano su un sito dedicato sotto forma di download legale, a prezzo equo e senza DRM.
Attacco alternativo: fino a ieri si chiamava abandonware; pur essendo oggetto di diritto d’autore, nessuno lo prendeva più di tanto in considerazione, sicché lo si scaricava gratuitamente in su siti come Lostgames, The Underdogs (è down!), Abandonline o Abandonia. Da oggi più o meno per quegli stessi giochi servono da 6 a 10 dollari sul sito Good Old Games, che, in cambio di questa gabella, offre all’utente il gusto sopraffino di fare una cosa legale.
Sono effettivamente combattuto fra la sensazione che si tratti di una buona idea e l’idea che dopotutto sia un ennesimo tentativo di raschiare dal fondo del barile, tipo quelli che pretendono oggi di venderti le immagini .adf dei giochi Amiga. Mi spiego.
L’abandonware è un settore estremamente interessante ma riservato a chi ha quel minimo di competenza per far girare un emulatore, cosa che, per quanto banale, guardandomi in giro mi accorgo non essere proprio alla portata di tutti. GOG si riferisce invece al pubblico inesperto: gente che non vuole avere a che fare col pannello di configurazione di D-Fend – i giochi ospitati sono tutti per PC per adesso – ma che ugualmente vorrebbe godersi qualche ora di sano retrogaming.
A costoro GOG offre la piena compatibilità con Windows XP e Vista e una procedura che – lo intuisco non essendo ancora stato ammesso alla fase di beta testing – consente l’esecuzione dei titoli in modo assolutamente elementare.
A pensarci bene quindi il target di GOG non ha niente a che vedere con noialtri smanettoni, capaci di perdere ore a configurare WinUAE per l’esecuzione di quel maledetto gioco che si ostina a non partire. E poi – almeno per adesso – sono tutti giochi Windows, il che, agli occhi del vero intenditore, taglia fuori la ciccia del retrogaming, ossia home computer anni ’80, console, arcade.
Uno sguardo vale comunque la pena di darglielo, tanto più che in queste ore vengono ancora offerti accessi gratuiti ai beta tester.