Partendo da oggi, andrà “in onda” ogni martedì una nuova rubrica, da me curata, su tutto quello che viene considerato tecnica cinema e video.
Videodrome – ai confini del video; andrà ad indagare all’interno del vasto mondo della tecnologia cinematografica e video sia per quanto riguarda l’atto della fruizione: visione, proiezione, ascolto… sia per quanto riguarda il processo di produzione: riprese, audio, montaggio…
Proiettori, schermi, macchine da presa, effetti speciali, suite di montaggio… verranno analizzati, comparati e presentati ai lettori di Appunti Digitali seguendo un percorso che spazierà ripetutamente (e con leggerezza) tra i casalinghi home theatre e le professionali sale cinematografiche.
Partiamo oggi parlando di schermi di proiezione; cercando di rispondere ad una delle domande più comuni nel ambito del video: perchè usare uno schermo se possiamo proiettare tranquillamente su un muro bianco?
Su internet troverete un numero spropositato di risposte a questa domanda, qui di seguito cercherò di fare chiarezza sull’argomento cercando di delineare vantaggi e svantaggi della visione casalinga, tramite proiettore, su schermo o parete.
Dimenticandoci degli schermi approssimativi che tutti di noi hanno visto a scuola, a convegni, all’oratorio, nei bar, è da notare che, nonostante la tecnologia dei videoproiettori si sia sviluppata enormemente negli ultimi tempi, il livello qualitativo della proiezione casalinga diventa, in gran parte, anche dal supporto sul quale l’immagine viene proiettata.
Il risultato offerto da una parete bianca sarà sempre non professionale e insufficiente alle potenzialità offerte dal proiettore stesso, lo schermo, grazie alle tecnologie di produzione utilizzate, permette di avere un effetto finale decisamente superiore soprattutto per la quantità di informazioni visive che è in gradi di “restituire” (invece di “assorbire” come nel caso di un muro bianco).
All’inizio dell’era della proiezione in casa, gli schermi venivano sviluppati per essere in grado di riflettere la maggior luce possibile proveniente dal proiettore e, di conseguenza, aumentare la luminosità dell’immagine. Adesso le cose sono un po’ cambiate, anche se gli schermi più popolari rimangono i classici a sfondo bianco, soprattutto per l’home theatre sta diventando sempre più comune lo schermo di colore grigio in grado di migliorare gli effetti collegati alle scale di grigio e ai contrasti con il nero e, ovviamente, ottenendo bianchi più luminosi. Inoltre, questi schermi sono in grado di lavorare meglio in ambienti con poca luce.
Il prezzo tra schermi bianchi e grigi non cambia di molto, la differenza sta nell’ambiente nel quale si andrà ad installare. Di schermi ce ne sono di vari tipi: riavvolgibili, motorizzati, a cavalletto, telaio a molle, per iniziare e per contenere le spese la soluzione migliore è probabilmente il telaio di legno cercando, ovviamente, di tendere al massimo la tela onde evitare zone d’ombra o di distorsione dovute a pieghe; un guadagno tra l’ 1.2 e 1.4 per quelli bianchi e, immancabile, il bordo nero che evita che riflessi indesiderati si intrufolino nelle vostre immagini.