Una fermata dell’autobus che sviluppa autonomamente le proprie foglie per trovare riparo da sole e pioggia? Un parco giochi per bambini realizzato interamente con piante ed alberi? Uno schermo protettivo creato con radici naturali come possibile rimedio ai famigerati terremoti californiani?
Grazie al professor Yoav Waisel, al professor Amram Eshel e al loro team di ricerca dell’Università di Tel Aviv, questa visione architettonica ecologico-sostenibile potrebbe diventare presto realtà.
L’idea non è sicuramente nuova (un progetto simile è stato presentato tempo fa anche dal MIT), però è la prima volta che dei progetti pilota, in questa direzione, vengono concretamente realizzati e sperimentati. Progetti disseminati globalmente in Australia, Israele e negli Stati Uniti, che includono panchine per luoghi pubblici, strutture per parchi gioco/divertimento, illuminazione stradale e portoni/ingressi.
Partendo dal fenomeno naturale della crescita di radici aeree; “Questo approccio utilizza radici malleabili sagomandole in oggetti di pubblica utilità sia per interni che per esterni”, dichiara il professor Eshel.
I ricercatori israeliani, hanno sviluppato un nuovo metodo di coltivazione/costruzione per lo sviluppo di “radici morbide”, che possono facilmente trasformare grandi alberi in strutture flessibili e di ampio utilizzo.
È inoltre possibile prevedere che nel prossimo futuro intere case potranno venire costruite utilizzando come base di partenza questa tecnologia “green”; Gordon Blazer, CEO di Plantware, azienda partner del progetto e leader mondiale nel dare forma ad alberi in fase di crescita, spera che il primo prototipo di casa verrà realizzato entro i prossimi 10 anni.