In Polonia, Orange, uno dei due carrier che offre iPhone 3G, è ricorso ad un tristissimo (e probabilmente controproducente) sistema per creare hype attorno ad iPhone: pagare attori per fare la fila davanti agli store Orange.
In 20 negozi del Paese, quindi, una fila di ragazzi hanno simulato di attendere con ansia l’apertura del negozio, per potersi comprare un iPhone. La cosa è stata resa ancor più stridente dal fatto che i negozi T-Mobile erano invece deserti, pur offrendo anch’essi iPhone 3G.
Come noto iPhone non è certo un telefono per tutti, si rivolge a consumatori attenti e grandi utilizzatori di Internet. Un pubblico quindi maturo che scarseggia in mercati più arretrati dove, complice anche un digital divide strutturale, l’iPhone perde gran parte del suo appeal.
Del resto anche in Italia molto del successo commerciale di iPhone si deve più alla moda, cui gli Italiani sono da sempre soggiogati (e non solo nella tecnologia), che a reali esigenze tecnologiche, come accade per molti altri modelli. Basti pensare al Nokia N95, cellulare molto diffuso considerato il suo prezzo, eppure quasi mai utilizzato a neppure il 30% delle sue potenzialità.
Tornando al caso Orange, delude notare come le grandi compagnie ancora usino “strategie” di marketing fasulle e lontane anni luce da quelli che sono oggi i comportamenti dei consumatori sul mercato, sempre più svegli, competenti e furbi.