Ho l’impressione che i ragazzi di Asus siano troppo ebbri del successo della serie EEEpc per accorgersi di essere entrati in un tunnel senza fine, in quella che considero una politica suicida. Va bene il grande merito di aver creato da zero un nuovo segmento, il subnotebook a basso costo, va benissimo averne tratto il giusto vantaggio competitivo e temporale, ottima la scelta di allargare la gamma e proporre due sistemi operativi, così da convincere anche i più restii. Ora però i concorrenti si fanno agguerriti (HP, Acer e Dell i marchi più conosciuti, MSI e altri già sul mercato o in pole-position) e la risposta di Asus non può essere solo “allarghiamo l’offerta”. O almeno, non a questi livelli
Al celebre “piccolo” di casa Asus, vale la pena ricordarlo, è stato affiancato un EEEbox (minicomputer desktop) e una EEETV, e il logo EEE è stato trasformato in un vero e proprio marchio che dovrebbe essere sinonimo e garanzia di prezzo basso e buone prestazioni. Ma volevo soffermarmi solo sui notebook. Al momento della stesura di questo articolo, mi risultano globalmente esistenti o vociferati da buone fonti i seguenti modelli:
- 700
- 701SD
- 900 e 900XP
- 900A
- 901 e 901XP
- 904HD e 904XP
- 1000H e 1000HD XP
- 1002
- T101
- S91 e S101
In una celebre immagine “rubata” (non si sa quanto, di questi tempi in cui il buzz è tutto) da Engadget, la roadmap definitiva distingueva 23 modelli, ma c’è da scommettere che a seconda delle risposte e delle esigenze dei vari mercati mondiali altri ancora ne verranno.
Paga questa politica? Secondo me no. In primis perché non si può puntare solo all’utenza dall’acquisto immediato, quella che lo vede e lo compra; in questi tempi di informazione pervasiva e a portata di click in cui anche il navigatore più inesperto può facilmente reperire informazioni, gli acquisti sono sempre meno impulsivi e più ponderati. E un navigatore colpito da un EEEpc che cercasse informazioni troverebbe poi una marea di prodotti in arrivo e disponibili, e forse andrebbe in confusione. In secondo luogo perché l’utenza esperta (e io forse a torto mi inserisco in questa fascia) è sempre alla ricerca dell’acquisto perfetto per quel periodo, e sapere che ogni due mesi esce un prodotto nuovo non aiuta a mettere mano seriamente al portafogli.
L’impressione molto personale che ho è che questa cosa è stata già recepita dalla concorrenza, che non sforna nuovi modelli in continuazione: si concentrano su un prodotto, cercano di renderlo performante e competitivo di prezzo, e lo lanciano. Alle persone tutto sommato il tempo costa, ed è più facile che si orientino su una marca che propone un solo modello “certo” piuttosto che perdersi a capire quale Asus, che colore, che processore e quanta memoria voglia.
Voi che ne pensate?