Il 2 Luglio, dopo 108 giorni, Ken’ichi Horie, un marinaio giapponese di 69 anni, ha raggiunto (partendo dalle Hawaii) le coste del Giappone navigando in solitaria su una barca alimentata dalla sola forza delle onde. Con un giorno di anticipo, l’arrivo era previsto per il 3 Luglio, la barca giapponese, chiamata Suntory Mermaid II, ha raggiunto il porto di Cape of Hinomisaki nel canale Kii.
6400 kilometri in totale, una tratta che normalmente viene percorsa da una imbarcazione diesel in più o meno 10 giorni. La Suntory Mermaid II: 5 nodi di velocità massima, lunga 9 metri e mezzo, larga 3 e mezzo, 3 tonellate di stazza, è stata integralmente costruita con alluminio riciclato (nulla a che vedere coin zattera-immondizia Junk di cui abbiamo già parlato) e non usa nessun tipo di motore come propulsore. Cosa fa andare realmente la barca avanti, è un sistema di pinne che si aziona con il movimento delle onde (una sorta di pedalò gigante).
Altre energie utilizzate per il funzionamento globale di mezzo “green” sono l’energia solare (elettricità) e, in parte, l’energia eolica.
Un altro modo ecologico per viaggiare che, se perfezionato, potrebbe sostituire i propulsori a combustibile fossile senza, questo infatti è stato fin dall’inizio l’obiettivo del marinaio giapponese: attirare l’attenzione dell’opinione pubblica per una futura commercializzazione del prototipo, soprattutto nel settore delle navi cargo. Magari con un sistema ibrido: onde-vento l’idea di muovere grandi navi non sembra essere poi troppo remota.
Fonte: pinktentacle